Il 13 dicembre scorso a Isernia su Corso Risorgimento, una persona disabile, sotto una pioggia battente nella tarda e fredda serata, non trova un parcheggio per disabili libero nei pressi dello studio medico dove deve recarsi per cure connesse proprio alla sua disabilità; e giustamente parcheggia sugli stalli blu ivi quasi tutti liberi.

Espone ben visibile il contrassegno disabili, poiché come è noto c’è l’esenzione dal pagamento, stabilito dall’art.6.2 del capitolato speciale approvato con determina dirigenziale del Comune di Isernia n.509 del 09/07/2018, accettato dalla stessa concessionaria A.J. MOBILITA’ SRL che dunque è obbligata anche contrattualmente a consentire la sosta gratuita su “stalli blu” ai disabili muniti di regolare contrassegno. Facoltà comunale prevista dalla legge.

Macché. Quando la persona disabile torna dalla visita, trova un bigliettino sull’auto peraltro sgualcito dalla pioggia e poco leggibile, ma si capisce che è la solita multa ordinata dal dirigente della società privata concessionaria dei parchimetri e zelantemente eseguita dall’ausiliario, che peraltro dovrebbe rifiutare l’ordine, non solo perché palesemente illecito, ma anche perché dovrebbe per tale funzione rispondere direttamente al Comune e non al dirigente società (come stabilito dalla stessa concessione).

Ovviamente, sul piano della tutela legale del diritto abbiamo già preparato la consueta trafila: contestazione al Comune in autotutela dell’ennesimo abuso che, se non accolta, comporterà non solo il ricorso avverso la multa con richiesta risarcitoria ma anche la denuncia penale verso i responsabili. Nondimeno contestiamo che a tutt’oggi il sindaco della giunta di destra sovranista di Isernia continua a consentire tale abuso alla AJ Mobilità senza attivare la revoca della concessione per grave inadempimento nonostante almeno su questo punto dei disabili –bontà sua – ci ha dovuto dare ragione.

Contestiamo al Prefetto di Isernia di non aver fornito alcuna reale risposta né a noi, né all’Associazione Antimafia A. Caponnetto, né alla Fiadel di Isernia né al Comitato NO STRISCE BLU su tutte le innumerevoli segnalazioni di abusi connessi alla vicenda degli stalli blu, inclusi quelli sui disabili. E vedremo cosa farà il Prefetto di fronte ai primi ricorsi, avvertendo sin da ora che in caso di rigetto non esiteremo ad attivare tutte le tutele del caso anche nei suoi confronti.

Nel contempo siamo ancora in attesa, da mesi, che la Procura di Isernia si pronunci sulla richiesta di sequestro dei parchimetri per impedire la prosecuzione di tale abusi ipotizzati penalmente rilevanti sia sui disabili sia sulla generalità dei cittadini per le altre illiceità segnalate .

Le tutele legali ci sono richieste e vanno fatte, ma sono rese difficili da istituzioni congegnate per sfavorire i poveracci e avvantaggiare chi ha capitale e potere: rimane perciò precipua la lotta e la mobilitazione sul piano sociale contro tali abusi della giunta sovranista di Isernia, che perciò deve continuare a oltranza, al fianco delle tutele dei diritti sul piano legale.

A questi sovranisti, anche al Comune di Isernia, l’unica sovranità che interessa è quella del capitale e del profitto che ruota intorno all’affare delle strisce blu: ad esempio, di fronte a tanto zelo nel multare (peraltro illegalmente) un disabile che parcheggia per recarsi ad una visita, si lasciano nel degrado le vie anche principali di Isernia con affossamenti e buche pericolose persino sulle strisce pedonali, e tante sono le barriere architettoniche da eliminare.

Mostriamo emblematicamente le due foto: quella della multa ingiusta al disabile sotto la pioggia e quella della buca sulle strisce pedonali di Via XXIV Maggio (una delle tante) che evidentemente ai sovranisti del Comune di Isernia non interessa.

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