di Giovanni Minicozzi

Ieri, domenica 18 aprile, Pancrazio La Floresta – eccellente professionista da pochi giorni nominato Direttore sanitario del Cardarelli – è stato costretto dalla situazione emergenziale a inviare la seguente nota ai responsabili delle diverse unità operative:

“A CAUSA DELLA SITUAZIONE DI GRAVE CRITICITÀ PRESENTE NEL PRONTO SOCCORSO DELL’OSPEDALE ANTONIO CARDARELLI DI CAMPOBASSO SI DISPONE IL BLOCCO DEI RICOVERI ORDINARI. I RICOVERI ORDINARI VERRANNO NUOVAMENTE AUTORIZZATI NON APPENA RISOLTA L’ATTUALE CRITICITÀ”.

In sostanza il rilevante numero di pazienti no Covid stazionati nei locali del pronto soccorso in attesa di ricovero ha costretto il prof. La Floresta a bloccare nuovamente i ricoveri ordinari al Cardarelli. Tale gravissima situazione è la conseguenza della scelta scellerata decisa da Toma, Florenzano, Scafarto e dall’ex sub commissaria Ida Grossi di trasformare l’unico Hub regionale in ospedale Covid bocciando ostinatamente la riapertura del Vietri di Larino da destinare a Covid Hospital.

Di fatto al Cardarelli sono stati soppressi o fortemente ridimensionati i posti letto nei reparti di chirurgia, medicina e urologia trasformati in reparti di malattie infettive per poter ospitare i tanti contagiati dalla pandemia.
Il risultato non poteva che essere questo con i malati ordinari bisognosi di interventi chirurgici ( compresi i pazienti oncologici) che non hanno nessuna possibilità di curarsi.
Per altro le inutili tendopoli, già realizzate a Campobasso e a Termoli, a tutt’oggi restano desolatamente vuote e inutilizzate nonostante l’emergenza denunciata dal direttore sanitario del Cardarelli.

Non va meglio al S.Timoteo di Termoli anch’esso trasformato in ospedale misto nonostante una marcata carenza di personale sanitario e in particolare di anestesisti e rianimatori.
Nel frattempo la famosa Torre degli asinelli prevista nei locali dell’ex ospice del Cardarelli resta un fantasma poiché i lavori sono sempre al palo e siamo ancora in attesa della modifica del progetto iniziale, modifica chiesta dall’amministratore del consorzio di imprese aggiudicatarie dell’appalto Angelo Contessa.
A tal proposito è opportuno ricordare che il progetto iniziale, redatto dall’Asrem insieme al tecnico Mastellone di Castelvetere costato 540 mila euro, era stato inopportunamente approvato dal direttore generale dell’Asrem Oreste Florenzano.

La catastrofe sanitaria, che dura da oltre un anno, non ha fatto cambiare idea al presidente della Regione e ai vertici dell’Asrem .
Infatti secondo Toma, Florenzano e Scafarto tutto va bene e il Molise, a loro dire, risulta essere una regione virtuosa, la prima della classe.
Intanto gli stessi si mettono in mostra mediatica con inaugurazioni farlocche di inutili tendopoli che non servono a niente e a nessuno.
Per loro non esistono emergenze mentre ai molisani viene negato il diritto di curarsi.
TANT’È ! ! !

Allego nota del prof. Pancrazio La Floresta

 

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