A Venafro, domenica 7 gennaio, alle ore 19, il gruppo musicale «Il Tratturo» chiuderà le manifestazioni venafrane del periodo natalizio con uno spettacolo che si terrà nella Chiesa dell’Annunziata. Il Concerto-Evento è stato organizzato dall’associazione culturale Et.Cetera, dalla cooperativa sociale Il Geco e dalla fondazione Pia Unione Ss. Annunziata, con il patrocinio del Comune di Venafro.

Verranno proposti canti popolari a tema religioso, attraverso l’uso di strumenti antichi che sono in perfetta sintonia con il luogo. Nella Chiesa venafrana dell’Annunziata, infatti, c’è un affresco settecentesco che raffigura un suonatore di zampogna, ossia lo strumento musicale più importante della tradizione natalizia italiana e che caratterizza, in modo distintivo, quasi tutto il repertorio del «Tratturo».

Questo spettacolo sta piano piano diventando un appuntamento fisso per i venafrani. È il terzo anno consecutivo che viene replicato (le prime due, nella Basilica di San Nicandro), ed ogni volta il «Tratturo» aggiunge brani inediti, appositamente composti per l’occasione. Lo scorso anno, ad esempio, furono eseguiti per la prima volta in pubblico “Felicitas”, “Ho visto tre cammelli” e “Zampognata in Re (adoratio pastorum)”.

Il concerto di domenica sarà il n. 1743 nella storia della etnoband, che nell’ultimo mese si è esibito nell’Auditorium di Isernia, nel Teatro Savoia di Campobasso e in una decina di altre località del Molise e della Puglia. L’attuale formazione è composta da Mauro Gioielli (canto), Ivana Rufo (chitarre, canto, zampogna, organetto), Valerio Martino (tamburelli, organetto) e Lino Miniscalco (zampogna, ciaramella, flauti pastorali).

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