di Giovanni Minicozzi

“La notte scorsa ho fronteggiato da solo le emergenze di una quindicina di pazienti e per domani i turni sono ancora scoperti”. A parlare è un medico del pronto soccorso di Isernia da noi contattato il quale ha denunciato una infinità di inadempienze in capo alla direzione generale dell’Asrem.

“Abbiamo richiesto più volte  a Oreste Florenzano un incontro per evidenziare e, possibilmente, risolvere le criticità che da tempo impediscono il corretto funzionamento del reparto ma il direttore generale si è lavato le mani come Ponzio Pilato scaricando ogni responsabilità sul direttore sanitario del Veneziale” – ha spiegato il nostro interlocutore.

Al momento al pronto soccorso di Isernia sono in servizio solo quattro medici dei quali uno solo è specializzato in medicina d’urgenza. In sostanza ciò significa che non c’è qualità e che non si riescono  a coprire i turni H 24 se non attraverso prestazioni aggiuntive che, peraltro, i medici accettano solo per senso di responsabilità nei confronti dei pazienti.

“Non basta solo reperire altro personale – ha aggiunto il medico da noi contattato – ma serve un diverso approccio culturale nella gestione del servizio di emergenza – urgenza.  Il nostro reparto, di fatto, non è idoneo in quanto è stato declassato da unità operativa complessa a unità operativa semplice.

I pazienti più gravi dobbiamo trasportarli al Cardarelli mentre altri decidono di andare a curarsi fuori regione. In più mancano specialisti in medicina d’urgenza che non si trovano facilmente sul mercato oltre che medici per garantire i turni di lavoro. Ciò non significa  che i miei colleghi di reparto non siano altrettanto bravi ed esperti però manca una organizzazione complessiva per poter dare un’assistenza adeguata” ha concluso il nostro interlocutore apparso sconsolato e molto arrabbiato per la situazione di estrema difficoltà che vive sulla propria pelle. Secondo le ultime notizie tra qualche giorno lascerà il pronto soccorso anche una dottoressa e, dunque, al pronto soccorso di Isernia  resterebbero solo tre  medici.

Dunque Oreste Florenzano continua imperterrito a ignorare i problemi che toccano drammaticamente tanto i cittadini molisani bisognosi di cure quanto lo stesso personale sanitario stremato e ignorato dai vertici dell’azienda sanitaria regionale. Intanto i livelli essenziali di assistenza sprofondano pericolosamente nella zona ad alto rischio tra l’indifferenza e l’arroganza di chi vive a spese e sulle spalle dei molisani.

 

 

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