di Tonino Atella

Le  esplicite denunce di mamme e nonni che di solito li frequentano con figli e nipoti.

Verde non curato, eucalipti pericolosi in quanto alti anche 10/20 metri senza che vengano potati e putrido ed inavvicinabile specchietto d’acqua centrale, un tempo gradevole minipiscina con suggestivo zampillo centrale, ma oggi ricettacolo solo di rifiuti ed insetti vari. Così in estrema sintesi la situazione dei giardini pubblici venafrani di corso Lucenteforte, alias Villa Maria, denunciata dai suoi abituali frequentatori  che esternano pubblicamente il loro disappunto per tanto degrado ed abbandono.

“A Venafro non c’è luogo di ritrovo per il tempo libero, i giochi e momenti di relax all’infuori di Villa Maria -spiegano in coro mamme e nonni coi loro figli e nipoti- ma tale verde pubblico versa in condizioni impossibili, pericolose ed indecenti”. Volete spiegare ? “Gli eucalipti che chiudono a sud e ad ovest Villa Maria -afferma Mimmo, un nonno- sono altissimi e raggiungono addirittura i dieci, venti metri di altezza. Nessuno provvede a potarli e contenerli per cui risultano altamente pericolosi trattandosi di alberi dal legno dolce che facilmente si piega, si spezza venendo pericolosamente giù. Questo è già accaduto nel recente passato e solo per pura casualità nessuno ha riportato conseguenze fisiche”. Gli altri problemi ? “Al centro di Villa Maria -interviene Anna, una madre-c’è una mini piscina, uno specchio d’acqua che una volta era tenuto in perfette condizioni ed era abbellito da un suggestivo zampillo centrale.

Oggi lo zampillo è sparito e l’acqua all’interno di tale mini piscina è addirittura di colore marrone scuro, tanto è putrida ed inavvicinabile ! Mentre in superficie appaiono tante bollicine d’aria, evidentemente generate da specie acquatiche che vivono all’interno. Acqua stagnante ed impossibile, dal che la necessità di non avvicinarsi per evitare problemi ed infezioni di vario tipo.

A ridosso poi di tale ristagno d’acqua c’è una costruzione in legno,l’ex bar di Villa Maria, chiuso con tanto di lucchetto da tempo e di fatto a sua volta abbandonato”. Nel discorso subentra altro uomo, Giovanni : “Non è affatto bello e piacevole intrattenersi in questo verde pubblico, visti il degrado e l’abbandono diffusi. Erba alta e per lo più non tagliata né curata,disordine diffuso e tutt’intorno scarsissima cura. Sono ben altri per accoglienza, tenuta e servizi i giardini pubblici comunali, altro che questi venafrani di Corso Lucenteforte”. Riuscirà il Comune a riprendere la situazione”per i capelli”, pulendo, aggiustando e rilanciando l’accoglienza di Villa Maria, un tempo meta di tanti ma oggi evitata dalla gran parte? Non resta che sperare ed aspettare …

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