RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

ISERNIA AL FIANCO DELLE ASSOCIAZIONI CULTURALI

PER DIFENDERE LO SPAZIO PUBBLICO DELL’EX LAVATOIO.

LA RESISTENZA CONTINUA!

Torniamo a manifestare tutto il nostro sostegno alle associazioni culturali che in questi giorni sono mobilitate per difendere lo spazio pubblico dell’edificio storico “Ex Lavatoio” di Isernia ed alla loro iniziativa che si svolgerà sabato 17 aprile.

Il nostro appello per sostenere questa battaglia di civiltà e di elementare democrazia, per annullare l’autocratica ed assurda delibera di giunta n.38/2000 di revoca dell’affidamento dello spazio, che sinora ha rappresentato un importante luogo dedicato alle numerose e lodevoli attività culturali e artistiche, della città e per la città.

Una decisione talmente becera quanto autocratica, adottata senza alcun percorso di coinvolgimento democratico delle associazioni e della città, neanche del Consiglio Comunale, che registra la diffusa contrarietà popolare e giovanile, ed a quanto pare anche nell’ambito della maggioranza consiliare. Dunque un atto politico di marca fascistoide, un attacco alla cultura: ma sarà la mobilitazione popolare e giovanile a rendere edotto il promotore della delibera, l’assessore K., che il bene comunale è un bene di tutti.  

Non si può non reagire ad un atto repressivo e gravemente dannoso per lo sviluppo delle attività culturali ed artistiche della città, già depauperata da anni, istigato da un assessore che sin dal suo insediamento ha preso di mira le attività di queste associazioni che, nel più ampio pluralismo, anche religioso, promuovono lo sviluppo della cultura contro le guerre, contro le discriminazioni etniche e di genere, della solidarietà e dei diritti civili sociali.

Il nostro è un appello per sostenere anche le proposte delle associazioni:

1) costruire una sinergia democratica tra le associazioni culturali isernine impegnate nelle attività dell’ex lavatoio e le associazioni delle merlettaie;

2) rimuovere l’inerzia del Comune per la valorizzazione dello storico Palazzo Jadopi messo a disposizione dalla Regione, conil RUP già nominato e con i finanziamenti di 2 milioni e mezzo già pronti; un palazzo che, in aggiunta all’ex lavatoio, potrebbe essere la vera “casa delle merlettaie” nonché idoneo per le stesse attività formative della nobile arte del merletto, e persino sede delle altre attività culturali, essendo peraltro ben allocato all’entrata del centro storico.

Ma a quanto pare, l’assessore K. del Comune di Isernia a tutto questo non è interessato, non ha nulla di buono da costruire, vorrebbe anzi solo demolire quel poco che c’è, altro che “Isernia capitale della cultura”.

Insomma, anche questa vicenda ci ricorda che la Resistenza continua!

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