È ormai arcinoto che da quando il Coronavirus è approdato nella nostra Nazione ed in tutto il mondo, ha limitato gli spostamenti per vari motivi, di conseguenza anche il turismo ne ha fortemente risentito, di fatto azzerato.

I primi cali del flusso turistico si sono avuti già a partire da febbraio 2020 in tutti i Paesi europei. Nei primi otto mesi dello stesso anno, si calcolano 192 milioni di presenze in meno rispetto allo stesso periodo del 2019, dopo due anni di incessante crescita del comparto.

I dati del 2019 hanno fatto censire un boom di presenze: 131,4 milioni di arrivi, 436,7 milioni di presenze e una crescita, rispettivamente del 2,6% e dell’1,8% se comparate con il 2018.

In questi ultimi tempi ristoratori, imprenditori, ambulanti collegati anche all’indotto vacanziero, che devono mantenere le loro famiglie e retribuire i propri dipendenti, hanno protestato ed urlato la propria disperazione per i mancati o non sufficienti finanziamenti, promessi dal Governo centrale, in diverse città italiane quali: Roma, Torino, Milano, Cuneo, Pistoia, Taranto e Napoli.

Fonti di Palazzo Chigi parlano di un probabile ritorno della zona gialla prima del 30 aprile, giorno di scadenza del decreto attualmente vigente.

Già da giorni si parla di riaperture delle attività, presumibilmente da maggio( la data ancora non c’è), alla luce del calo della curva dei contagi in atto in Italia da qualche settimana. Questo pomeriggio avrà luogo il Consiglio dei Ministri dove si discuterà dello scostamento di bilancio da 40 miliardi. A Tal proposito il Ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha affermato: “Basarsi sul fatturato non fa giustizia”.

E’ stata fissata per oggi l’appuntamento in cui la cabina di regia dovrà prendere delle decisioni per quanto riguarda l’allentamento delle misure restrittive e le riaperture.

Intanto e Regioni hanno iniziato ad elaborare il progetto per aggiornare le norme anti-Covid che le attività commerciali dovranno rispettare.

Ieri si sono confrontati gli amministratori regionali di Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Toscana e Campania per studiare i protocolli per il riavvio dell’ambito turistico. Nel corso della riunione è emerso che si stanno determinando le regole per riaprire le attività turistiche, commerciali e dei pubblici esercizi. Comunque qualche variazione dovrà essere apportata ai protocolli, vista la situazione diversa rispetto a dodici mesi fa.

In Molise, al dilà dell’approdo sul web del nuovo portale turistico (Visitmolise.eu) ed alcuni sostegni economici che non bastano a coprire le spese per i titolari di aziende del turismo ed a pagare i loro lavoranti, non si vedono azioni per far ripartire il compartimento.

Speriamo innanzitutto che questo momento pandemico che da ormai tredici mesi attanaglia il globo finisca presto e che il Governo, a questo punto, sospenda il pagamento delle tasse per le imprese di ogni tipologia, così da dare respiro ai proprietari, altrimenti quel poco di economia che è rimasta spirerà per sempre.

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