Sulle indiscrezioni pervenute relative alla nomina del Garante della persona e che vede tra i contendenti l’ex questore di Campobasso, l’avvocato Cecanese e l’ex consigliera regionale in quota Patriciello, Paola Matteo, l’eurodeputato non vuol sentire accostare il suo nome accanto alla spartizione delle nomine.

“Nelle ultime ore ho letto da più parti di presunte spartizioni politiche da fare in Consiglio regionale. Leggo, soprattutto e con grande sorpresa, il mio nome accostato a tali spartizioni.

Mi dispiace che l’avvicinarsi delle prossime elezioni regionali sia il pretesto per tirarmi per la giacchetta ad ogni occasione utile. Tanto più che mai come in questo periodo sono completamente assorbito dai lavori del Parlamento europeo a Bruxelles e Strasburgo.

A scanso da ogni equivoco, ad ogni modo, tengo a precisare che non ho mai chiesto alcunché né al Presidente Toma, né ad alcun consigliere della maggioranza, né a nessuno in generale. Così all’articolo pubblicato precisa:” Nelle ultime ore ho letto da più parti di presunte spartizioni politiche da fare in Consiglio regionale. Leggo, soprattutto e con grande sorpresa, il mio nome accostato a tali spartizioni.

Mi dispiace che l’avvicinarsi delle prossime elezioni regionali sia il pretesto per tirarmi per la giacchetta ad ogni occasione utile. Tanto più che mai come in questo periodo sono completamente assorbito dai lavori del Parlamento europeo a Bruxelles e Strasburgo.

A scanso da ogni equivoco, ad ogni modo, tengo a precisare che non ho mai chiesto alcunché né al Presidente Toma, né ad alcun consigliere della maggioranza, né a nessuno in generale.

Non partecipo ad alcuna spartizione e mi auguro – conclude Patriciello – che le nomine vengano fatte premiando serietà e competenza, lontane da ogni condizionamento”.

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