L’intervento Nunzio Luciano Presidente della Cassa Forense

La professione deve fare uno scatto di orgoglio, deve informarsi, partecipare e alzare il livello della propria professionalità. La ricerca del Censis ci dice che il 73% degli avvocati esercita la propria professione in maniera individuale. Se non troverà il modo e forme di aggregazioni uscirà dal mercato del lavoro. Il calo dei redditi è drammatico, la Cassa deve rispondere attraverso non più solo il sostegno dei redditi ma anche attraverso investimenti nella formazione.

Uno studio europeo dice che nei prossimi anni ci sarà sempre più bisogno di servizi legali ma non quelli che oggi noi conosciamo. Il mercato del lavoro, l’Europa cerca sempre più professioni specializzate. Noi dobbiamo cavalcare il cambiamento, che non si può arrestare, e non subirlo. Su questo ci stiamo interrogando anche come AdEPP (l’associazione che rappresenta tutte le Casse di previdenza e assistenza ordinistiche). Lo stiamo facendo mettendo in campo sempre più azioni di welfare strategico, studiando attraverso i nostri osservatori e centri studi come questo cambiamento stia impattando sulle professioni, tutte nessuna esclusa, quale risposte dare rispetto ai bisogni reali dei nostri iscritti. Ci stiamo sempre più sostituendo allo Stato mettendo in campo misure per la salute, per la famiglia, per il lavoro. Lo stiamo facendo investendo nelle Pmi, in aziende private e pubbliche, abbiamo il 15% delle azioni di Banca d’Italia, siamo in Eni, Enel, Cassa depositi e prestiti, in tutti gli ambiti che possano avere una ripercussione sulle nostre professioni.

Tavolo WISE WELFARE- INVESTIMENTI- SERVIZI – EUROPA

Le dichiarazioni dei presidenti delle Casse di previdenza che sono intervenuti su temi molto importanti. Sugli investimenti sono state evidenziate problematiche di grande interesse.

Nunzio Luciano Cassa Forense

Salario differito perché noi quel contributo lo investiamo per dare migliore prestazione pensionistica. Contributo che date ad un sistema che garantisce il sostegno ai più deboli. Sosteniamo un sistema di welfare che sostituisce lo Stato, il nostro corpo intermedio sono le Casse. È l’unione che fa la forza, se ci mettiamo insieme e rinunciando al proprio piccolo orticello, siamo in grado di creare anche la mutua dei liberi professionisti, la casa delle professione con attività di co-working, di fare accesso al credito per i liberi professionisti. Abbiamo proposto a due ministri italiani di investire nei tribunali, nella giustizia. Oggi uno d ei più grandi problemi italiani è la giustizia. C’è un delegittimazione della giustizia italiana. Adepp deve essere sempre più unita per portare a casa sempre più risultati. Gli ordini devono cambiare la propria pelle ed essere portatori di iniziative europee. Perché non facciamo un tavolo con i rappresentanti delle professioni. C’è una montagna di fondi europei che non vengono utilizzati e dobbiamo dire alle Regioni che devono sviluppare questa possibilità. Attivando un tavolo permanente per utilizzare i fondi europei.

Tiziana Stallone ENPAB

La prima questione che abbiamo dovuto far comprendere è la differenza tra un contributo e quindi un investimento per il futuro e quello che è una tassa Cassa vicina al futuro degli iscritti. Gli iscritti hanno compreso che la previdenza è altro, è welfare e welfare è oltre uno stato di benessere serenità dell’iscritto, non solo a compimento dell’età lavorativa ma durante tuta la vita lavorativa dell’iscritto. Un professionista nel momento in cui si laurea non consocerà il lavoro che farà tra 20 anni. Da qui il nuovo welfare che ha traghettato un nobile sussidio del bisogno ad una assistenza più strategica andare a fornire aiuto concreto ad esempio avvio dell’attività o la riqualificazione fino ad un concetto di welfare attivo che è la massima attivazione delle politiche passive. Non intervenire in uno stato di bisogno ma avvenire in maniera preventiva a accompagnando le gobbe in discesa dell’attività e quindi dei redditi. Visibilità e sostegno delle platee. Ai clienti alle istituzione Formazione di concerto con gli ordini e i consigli nazionali. Partnership perché ho bisogno di aiuto. Accesso al credito imprenditoriale e quindi la conoscenza die fondi europei e di tutto quello che è finanziamenti. Sostenibilità finanziaria, sociale, ambientale, alimentare. Parto da questo meraviglioso termine SOSTENIBILITA’. È un concetto molto esteso e un aspetto è sicuramente quello finanziario. E’ la nuova etica degli investimenti, ESG, nel momento in cui i contributi vengono impiegati per avere rendimento il ritorno può essere anche un ritorno etico. Valutare il fondo anche in termini di sostenibilità ambientale, se quell’investimento va ad abbattere l’anidride carbonica, se va ad implementare l’uso delle energie alternative, a sviluppare sistemi di economia circolare, o di smaltimento dei rifiuti. Sostenere una visione più globale sostenendo il pianeta in cui viviamo. Sostenibilità anche a livello di governance e di etica di chi gestisce. L’investimento. Livello di femminilizzazione della governance, quanto vengono pagate.

Alessandro Visparelli ENPACL

Noi abbiamo da tempo abbiamo fatto parecchia strada nel far conoscere il nostro sistema previdenziale sulla cultura previdenziale altrimenti veniamo percepiti come un f24 o un mav. Cerchiamo di assicurare il futuro tutelando il presente La sostenibilità dipende dal gettito contributivo dei miei iscritti, per noi il patrimonio vero è rappresentato dai nostri iscritti. Mi devo curare come spendiamo, mettiamo a disposizone per tutelare il aptrimonio altrettanta attenzione dobbiamo spenderlaper tutelare il patrimonio vero ossia gli icritti. Soprattutto welfare attivo, integrato, investendo risorse a sostegno dei consulenti del lavoro, abbiamo investito molto sulla formazione, le tecnologia cambiano, la concorrenza è sempre più spietata, non possiamo rispondere diminuendo i prezzi ma aumentando i servizi, nuove attività professionale, nuovi mercati, (sicurezza sul lavoro eccc…) fornendo corsi di formazione, esperti, mezzi, software per mettere ai colleghi di avere ulteriori armi da poter spendere quando ci si confronta con i clienti. Nuovi ambiti professionali per sostenere il nostro fatturato e quindi il getti contributivo.Dobbiamo fare cultura previdenziale, stiamo goni giorno di cercare forme di comunicazioni semplici che permetta al collega di recepire come funziona il sistema. Investimenti in economia reale. Bisogna fare una premessa. Il nostro patrimonio è quello che più attrae il governo, gli investitori, le parti sociali ma noi dobbiamo chiarire bene a cosa serve il nostro patrimonio che non è indirizzato a fare finanza ma a pagare le pensioni. Noi dobbiamo avere sempre due requisiti, il rischio e il rendimento. Valutati entrambi io potrei investire anche in Giappone ma io ho necessità di aggiungere un terzo requisito ossia l’utilità. Io devo investire nella mia economia perché i nostri iscritti lavorano in questa economia, fatturano in questa economia ecco perché più del 60% sono investiti in Italia. Sono pronto ad assumermi maggiori rischi ma investire nell’utilità. Noi potremmo avere il miglior esperto finanziario del mondo ma il risultato sarebbe che la governance della Cassa presenterebbe un bellissimo bilancio ma non investito nel Paese Italia.

Gianni Mancuso ENPAV

Negli ultimi 10 15 anni è stato fatto un lavoro enorme, trasformandoci in un ente erogatore di servizi. Ci siamo strutturati, ad esempio abbiamo una piattaforma per le gare europee, abbiamo imparato perchè vogliamo che la politica capisca che non siamo solo mucche da mungere ma siamo un modello positivo. Mi piacerebbe dire una parola sul welfare. Investiamo circa 7 8 milioni all’anno, abbiamo tanti servizi e tra noi ci copiamo le buone pratiche, negli ultimi anni ci siamo dedicati alle colleghe, da noi è in atto una femminilizzazione evidente, questo ha fatto si che una professione prettamente maschile oggi sia un 50 a 50. La professionista al centro. Noi da diversi anni siamo attivi sui fondi europei e sull’Europa. In Europa le Casse fanno previdenza e basta.

Valerio Bignami EPPI

C’è una volontà di essere corpo sociale. Mettere a fattor comune la gestione dei servizi fa sì che le professioni vengano viste come un sistema unico. Le professioni superano il 12% del PIL del paese ma sistematicamente non veniamo mai coinvolti in una fase preventiva. Siamo mai stati convocati per una finanziaria? Tutti i nostri statuti prevedono previdenza e assistenza…abbiamo chiesto che le finalità divengano tre aggiungendo sostegno al lavoro. I ministeri vigilanti ci hanno contestato ritenendo incongruo prevedere fondi per il sostegno al lavoro. Va bene se episodico e marginale. Messa in comune dei servizi e della gestione. Ognuno di noi destina delle risorse sul sostegno alla salute. Ma la cassa sanitaria dei liberi professionisti avrebbe una platea di circa 2milioni di professionisti. Ecco questo dipende da noi. Pensate quanti risparmi si potrebbero avere e quanti più servizi potremmo dare!!!! Vi porto un nuovo fronte che abbiamo aperto. Prevenzione. Noi abbiamo istituito il check up gratuito perché riteniamo che l’assistenza sanitaria nel futuro avrà costi enormi l’unica strada è intervenire sulla prevenzione programmata sulle fasce di età che possa prevedere le patologie e quindi intervenire. L’atra è l’educazione…noi abbiamo introdotto l’educazione nutrizionale. In questa doppia funzione di dare un’educazione di stile di vita che possa ridurre le malattie e dall’altra creare sinergie. Stiamo organizzando la giornata del benessere. Cosa c’entrano i periti industriali con il benessere? I periti industriali possono invece intervenire sul benessere abitativo e su questo contaminandosi con le altre professioni. Necessità di autoregolamentarsi. Nel Governo si sono succedute varie sollecitazioni ma non hanno mai prodotto nulla. AdEPP si è dotata di un codice di autoregolamentazione sugli investimenti, che rispecchia nel 90% le indicazioni date nel decreto che è ancora emanando. Questo dimostra la grande responsabilità che noi abbiamo. Siamo prudenti ma non pazienti. Io avevo promesso 3 anni fa di parlare di economia reale perché se investire in economia reale significa investire in Alitalia non ci sto. Io voglio sostituire il termine in investimenti responsabili. Dobbiamo avere una visione europea anche negli investimenti ad esempio sul FEI, questa è la strada se vogliamo essere coerenti..

Stefano Poeta EPAP

Io sono convinto che noi i processi dobbiamo costruirli. Enti di previdenza e adepp, noi a queste due entità dobbiamo avere la capacità di programmarli. Adepp deve avere quella forza trainante rispetto alla cultura, proattivi dove noi cediamo della sovranità delle singole casse affinchè Adepp abbia la voce di 2milioni di professionisti. Noi dobbiamo essere nelle dinamiche governative perché siamo capaci di elaborare e proporre. Autonomia non passa più dai processi ma dall’agire, ricoprendo un ruolo che abbiamo per natura. Svolgiamo una funzione sociale nei fatti. Accolgo ben volentieri l’invito dei Govenri ad investire nel sistema Paese ma io devo investire sui mie iscritti, che vadano ad intervenire sui redditi dei miei iscritti. Il bilancio sociale, è una procedura che alcune Casse stanno facendo, un elemento ulteriore di trasparenza, di partecipazione.

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