Da un giovane studente universitario venafrano Giovanni Valerio, particolarmente attento al miglior esercizio della lingua italiana in vista del proprio inserimento professionale, riceviamo il significativo scritto circa l’assai deludente esclusione dell’ “Italia della pelota” dal prossimo Mondiale, quale avvilente consecutivo bis di una deficitaria conduzione federale che investe dirigenti, tecnici e giocatori, senza esclusione alcuna. Spazio comunque all’opinione dello studente : “Si riassume così, in poche lettere, la clamorosa sconfitta dell’Italia contro la Macedonia del Nord –attacca Giovanni- che costa agli Azzurri la finale play-off contro il Portogallo e, dunque, il mondiale in Qatar 2022. La squadra ospite, dopo una partita avara di occasioni, passano allo scadere con un gran gol di Trajkovski dal limite dell’area, superando Donnarumma. Gli Azzurri mettono il cuore per tutti i 95 minuti di gioco, ma non basta. Tante le occasioni create, pochissime le parate del portiere Dimitrievski. L’occasione più clamorosa per l’Italia arriva al ’30 minuto, proprio su un regalo del portiere Macedone, ma Berardi calcia male, fallendo un gol che sembrava già fatto. Gli spettri dell’umiliante sconfitta contro la Svezia nel 2018 si fanno sempre più reali, con l’Italia che attacca in maniera sempre più confusionaria nella speranza di trovare il gol del vantaggio. Per gli ospiti, da segnalare un solo tiro di Trajkovski allo scadere del primo tempo, neutralizzato da Donnarumma. È una sconfitta clamorosa e senza appello, ancor più roboante essendo l’Italia, giunta a questa partita, da campione d’Europa. Un problema, quello del nostro movimento calcistico, che ormai è lampante. È inaccettabile che una delle Nazionali più titolate al mondo sia, per otto lunghissimi anni, fuori dal palcoscenico sportivo più importante di tutti. Urge, come in molti altri settori della nostra società, un cambiamento dalle fondamenta. La disfatta del Renzo Barbera deve mettere di fronte alle responsabilità chi di dovere, e prendere in mano la situazione anche attraverso scelte forti ed impopolari.

Di seguito, le pagelle :

Italia (4-3-3):

21 Donnarumma (5.5)

16 Florenzi (6.5)

19 Mancini (5.5)

23 Bastoni (6.5)

13 Emerson (5.5)

18 Barella (4)

8 Jorginho (5)

6 Verratti (7)

11 Berardi (4.5)

17 Immobile (4)

10 Insigne (4)

22 Raspadori (6.5)

4 Tonali (5.5)

7 Pellegrini (6)

9 Joao Pedro (S.V.)

3 Chiellini (S.V.).

Macedonia (4-4-2):

1 Dimitrievski (6)

8 Alioski (7)

6 Musliu (6)

14 Velkovski (5.5)

13 Ristovski (6)

16 Nikolov (5)

10 Bardhi (6.5)

5 Ademi (6.5)

11 Churlinov (6)

19 Ristovski (6)

9 Trajkovski (8)

20 Spirovski (6)

3 Askovski (6)

23 Miovski (6.5)

4 Ristevski (S.V.)

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