La Confcommercio dice sì alla legalità, no ai processi mediatici e alle generalizzazioni che rischiano poi di gettare fango sull’intera categoria, che tra l’altro ha più volte dimostrato (ad esempio nei giorni difficili dell’eccezionale ondata di maltempo) di ricoprire un ruolo fondamentale per non dire insostituibile sul territorio. Un ruolo che ha connotazioni di natura sociale e culturale, non solo economica.
Una categoria, quella dei commercianti, che adesso però non può essere certo abbandonata a se stessa. Ma va sostenuta e tutelata con interventi concreti e politiche nuove. Giusto operare controlli a tappeto e punire eventuali trasgressori, ma pure i problemi legati all’accesso al credito bancario, ai costi eccessivi e ai tempi lunghi della burocrazia, a una pressione fiscale ormai da record mondiale, alle carenze infrastrutturali, alla scarsa valorizzazione dei centri cittadini e alla concorrenza sleale dei grandi marchi e della grande distribuzione vanno affrontati e presto risolti con altrettanta determinazione.