
Al primo posto, nell’elenco degli sperperi, c’e’ la sanita’, ma anche il settore delle opere pubbliche e la gestione del personale, nella nota del presidente si legge, proprio riguardo quest’ultimo campo, << si denotano cedimenti all’illegalità con scarsi controlli sul rispetto dell’orario di servizio, corresponsione di incentivi a pioggia, compensi ed indennità speciali senza alcun collegamento all’effettivo svolgimento delle particolari mansioni che li giustificano o con il raggiungimento degli obiettivi, che spesso non sono stati nemmeno posti, e con il ricorso disinvolto alle consulenze esterne, peraltro molto gravose per l’Erario, pur in presenza di adeguate professionalità non valorizzate esistenti nell’apparato amministrativo>>.