Il web strumento utilissimo, se ben utilizzato. Porta ovunque e trasmette a tutti e in ogni casa quanto c’è da sapere e vedere in giro. Non ci si può muovere per motivi vari e si è impossibilitati per impedimenti fisici o per impegni di varia natura a raggiungere una determinata località per ammirare ed apprendere ? Nessun problema, sopperisce il web, strumento efficacissimo per trasmettere e far conoscere. Si prenda il Museo Nazionale di S. Chiara a Venafro, così denominato essendo ospitato in via Garibaldi nell’ex Convento di clausura delle Clarisse allo storico rione “delle Monache”. Quello delle predette clarisse era un ordine monacale un tempo esistente a Venafro, ma oggi non più. Nello stesso complesso, si ricorda, funzionavano sino agli anni ’60 le scuole dell’obbligo della città, prima del trasferimento in altri siti del nuovo abitato urbano in pianura. Ebbene è piacevole “aggirarsi” seppure non fisicamente  in tale Museo di S. Chiara, facendolo grazie al web ed alla disponibilità del nostro giornale, giusto come richiesto da tanti lettori molisani. Ben volentieri accettiamo l’invito, nella consapevolezza della ricca abbondanza storico/culturale/espositiva di tale Museo, meritevole di ben altra consistenza numerica di visitatori rispetto alla risicata attualità.

E mentre si invitano le istituzioni pubbliche preposte, con apposita campagna promozionale, a diffondere l’idea della visita del ricco ed interessante Museo di S. Chiara a Venafro, “avviamoci” idealmente lungo le sue sale espositive attraverso la ricca carrellata fotografica allegata, perché si possa apprezzare la copiosa offerta espositiva di tale Museo. Qualche citazione di cosa S. Chiara offre : innanzitutto la stupenda Venere, quindi gli storici Scacchi di Venafro (i più antichi d’Europa!), le imponenti statue romane, i ricchi capitelli, i fregi, i sarcofaghi del periodo, gli editti su pietra in materia di servizio idrico nell’antica Roma, le testimonianze della necropoli di Pozzilli e della vita monacale nel sito religioso di San Vincenzo al Volturno e tant’altro ancora a rendere entusiasmante ed avvincente l’aggirarsi tra le sale espositive di S. Chiara, che giusto all’ingresso apre con un “assaggio” storico e sociale assolutamente da non perdere : la famosa ”ruota” per depositarvi dall’esterno quanto necessitava in tema di alimentazione alle clarisse di clausura.”Ruota” che non di rado accoglieva anche … qualche neonato da “affidare” alle stesse suore perché crescesse sano, forte, felice e sorridente. I figli del peccato, purtroppo !

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