di T.A.

Un mese circa alle ricorrenze patronali venafrane in onore dei Santi Martiri Nicandro, Marciano e Daria che “cadono” il 16, 17 e 18 giugno prossimi e la città si appresta alle storiche e partecipatissime ricorrenze civili e religiose. Primo appuntamento nel merito, la processione all’alba (h 6.00) del prossimo 17 maggio per portare in spalla il venerato Busto del Patrono San Nicandro dalla Chiesa dell’Annunziata alla Basilica del predetto  Patrono, e successivo rientro al luogo di culto nel centro storico. Vi parteciperanno diverse centinaia di venafrani ambosessi e di ogni età, conferendo al rito particolare intensità data l’ora del suo espletamento. Intanto prosegue la raccolta delle libere offerte della popolazione per approntare nei minimi dettagli i tre giorni di celebrazioni religiose ed appuntamenti civili col coinvolgimento dell’intera collettività cittadina. Clou della storica ricorrenza sarà la solenne e partecipatissima processione conclusiva della serata del 18 giugno coi simulacri dei Santi Martiri che dalla Basilica del Santo Patrono ed accompagnati da gran parte dei venafrani verranno riportati alla Chiesa dell’Annunziata, col ripetuto e bellissimo canto corale dell’Inno ai Santi Martiri. Tale Inno, mandato oggi a memoria dalla quasi totalità dei venafrani, risale al 1881. Venne scritto dal poeta venafrano Raffaele Atella, musicato dal canonico Domenico Criscuolo e racconta del martirio dei Santi venafrani, iniziando con  gli storici versi “ SCIOGLIAM DI LODE UN CANTICO, O POPOL VENAFRANO, A‘ PRODI EROI MAGNANIMI NICANDRO E MARCIANO ! E A LEI (DARIA, ndc) CHE DI VITTORIA LA PALMA RIPORTO’ “. Appuntamento quindi all’alba di venerdì 17 maggio per la prima processione del 2024 col Busto del Patrono San Nicandro, che si ricorda è il Protettore dell’intera Diocesi di Isernia/Venafro.

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