di T.A.

“AVVERRA’LA STESSA COSA ANCHE IN MOLISE ?”, LA DOMANDA DEI CONSORZIATI VENAFRANI

Sentenza innovativa ed importante in tema di contributi consortili dovuti o non dovuti, mancando benefici diretti e tangibili a favore dei consorziati. Dall’appello proposto dal Comune di Atina (Fr), e riportato da organi d’informazione del territorio laziale, è stato sentenziato dalla Corte di Giustizia di secondo grado del Lazio che nulla è dovuto se non ci sono vantaggi per i consorziati/contribuenti del Consorzio della Valle del Liri nel Frusinate. La sentenza apre un capitolo decisamente nuovo in tema di contributi consortili dovuti o meno, stante i vantaggi reali o non reali verso i consorziati. E’come si ragiona da tempo anche nell’estremo Molise dell’ovest in presenza di tributi richiesti ed imposti dal Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro anche a quanti -secondo le tesi dei ricorrenti- non ricevono benefici e vantaggi di sorta dalle prestazioni consortili, ricadendo le loro proprietà terriere ed immobiliari in aree urbanizzate da tempo e come tali nient’affatto fruitrici degli apporti dell’ente consortile. Sul tema, che ripropone una questione datata ma sempre di massima attualità senza che relativamente al mandamento venafrano si addivenga ad alcuna innovazione sostanziale pro contribuenti consortili, viene ospitato il motivato parere di uno studioso :“Il Comune di Venafro è un contribuente del Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro -argomenta il nostro- e come tale potrebbe ricorrere alla Commissione di Giustizia Tributaria per l’annullamento delle cartelle esattoriali relative ai beni per i quali non riceve da parte del Consorzio benefici diretti e immediati. Credo che dopo le sentenze della Corte di Cassazione che hanno stabilito il principio del beneficio diretto ed immediato che deve essere dimostrato a favore del contribuente, si sia aperta una fase nuova per quanto concerne il concetto di contribuenza dei Consorzi di Bonifica che pone fine ad un sistema di imposizione tributaria molto spesso ingiustificata ed irrazionale”. Ed allora, sull’onda della importante sentenza dei giudici laziali appena citata, spazio al possibile ricorso del Comune di Venafro in difesa delle risorse municipali e dei venafrani interessati perché abbia finalmente fine un prelievo contributivo nient’affatto condiviso dalla stragrande maggioranza dei contribuenti consortili del Molise dell’estremo ovest non serviti dall’ente di bonifica della piana venafrana. Vicenda cioè in itinere e tutta da seguire!

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