Per l’esponente del Pd è il caso di chiudere una stagione fallimentare.
VENAFRO – “Quanto sta accadendo, in fondo non è che il naturale epilogo di una stagione amministrativa infausta, che ha profondamente deluso i venafrani, soprattutto quanti,come me, avevano creduto nella possibilità che dagli esponenti della lista Venafro Sarà potesse giungere una reale volontà di cambiamento.”
È un Massimiliano Scarabeo senza peli sulla lingua quello che si pronuncia sulla crisi politica che ha travolto gli attuali “inquilini” di palazzo Cimorelli. “La piega presa successivamente dagli eventi- continua l’esponente del Pd- mi ha profondamente rammaricato, al punto di essermi pentito di aver contribuito alla vittoria di Nicandro Cotugno.
È stato un errore del quale ho già fatto ammenda, come ritengo sia stato uno sbaglio far confluire una parte consistente dei miei voti verso l’allora candidato Chiara Capobianco, attuale vice sindaco e assessore alla cultura. Con profonda delusione ho dovuto constatare, e credo sia sotto gli occhi di tutti, che negli ultimi anni le attività culturali abbiano conosciuto una fase di declino che non ha precedenti nella storia della città.
Quel poco che si è fatto lo si deve esclusivamente alla buona volontà ed allo spirito altruista che animano i giovani delle varie associazioni operanti sul territorio. Per il resto tabula rasa;dell’assessore alla cultura si sono letteralmente perse le tracce.” Per Scarabeo il bilancio delle attività svolte dalla compagine fin qui guidata da Nicandro Cotugno è scadente in quasi tutti gli aspetti dell’attività amministrativa.
“Del programma a suo tempo presentato agli elettori -rimarca il noto esponente politico- è stato realizzato poco o nulla. Poichè appare evidente che in questo ultimo anno, considerare anche le insanabili spaccature in seno alla maggioranza, Nicandro Cotugno ed i suoi avrebbero continuato a sonnecchiare lasciando la città alla deriva, credo sia giusto ed opportuno tornare in fretta alle urne. Il mio auspicio -conclude Massimiliano Scarabeo- è che il prossimo sindaco, quello che i venafrani democraticamente sceglieranno, possa risollevare le sorti amministrative, economiche, sociali e culturali della nostra città”.
