di Giovanni Minicozzi
Al conclave tenutosi in mattinata nella sede di Vincenzo Niro a Isernia, per ribadire il sostegno alla candidatura di Melogli sindaco, hanno partecipato gli stessi soggetti che hanno fortemente voluto, sostenuto e sostengono tutt’oggi – nonostante il disastro che si tocca con mano – la candidatura di Donato Toma alla Regione Molise.
Patriciello, Di Lucente, Annaelsa Tartaglione, Vincenzo Niro e Giovancarmine Mancini, hanno già contribuito direttamente o indirettamente per portare il Molise sull’orlo del baratro. Oggi vorrebbero replicare su Isernia imponendo una loro candidatura anche al gruppo che più di tutti ha puntato il dito contro le disfunzioni e l’approssimazione politica di cui il Molise e’ vittima. Il rischio che succeda la stessa tragedia alla città di Isernia e’ concreto.
La scelta di Michele Iorio e di Fratelli d’Italia di puntare su un candidato sui generis, Cosmo Tedeschi, ha di fatto scompigliato i programmi di tutti coloro che oggi si sono riuniti nella sede di Isernia dei Popolari per l’Italia. Una scelta ponderata e, viste le insistenze provenienti dalla coalizione di Toma-Patriciello-Tartaglione nel chiedere un passo indietro a Iorio, si potrebbe presupporre persino vincente. L’alleanza tra Tedeschi-Iorio-FDI è già stata vincente nel 2016.
La candidatura di Tedeschi rompe gli schemi: non piace a Patriciello perchè Tedeschi non è un suo uomo di fiducia; non piace ai Popolari che su Isernia possono contare solo sulla figura di Di Luozzo. Non piace alla Tartaglione, unica vera responsabile di questo caos politico, che è riuscita a mettere nel sacco persino Aldo Patriciello. Rompere gli schemi e puntare sul rinnovamento che non passi per le logiche che hanno già visto in regione i danni del modello Toma è senza dubbio l’idea rivoluzionaria che spaventa l’enstablishment locale.
La rivoluzione del Molise potrebbe partire proprio da Isernia considerato che il raggruppamento che sostiene Melogli e’ complici delle scelte bizzarre operate dal governo Toma, compreso il disastro della gestione Covid che è stato, in definitiva, il vero punto di rottura con il partito di Giorgia Meloni. Dalle parti di casa Melogli ogni consigliere uscente sta costruendo una lista intorno alla propria elezione. Patriciello si starebbe spendendo per inserire in lista dipendenti Neuromed che neppure risiedono a Isernia. Si racconta che stia prestando candidati in primis a Giovancarmine Mancini, l’avvocato nominato da Toma commissario della Comunità Montana ‘Cigno Valle Biferno, ‘Trigno Medio Biferno e ‘Trigno Monte Mauro. Incarico ricevuto a inizio legislatura e riconfermato lo scorso 3 luglio 2021.
Stesso atteggiamento per Andre Di Lucente. Consigliere regionale sotto processo a Isernia per aver percepito illegittimamente fondi europei dalla Regione Molise che poi ne ha chiesto la restituzione. L’ex sindaco di Vastogirardi sta cercando prestanomi, pare, per la lista del sindaco Melogli. Di Baggio porta dalla sua parte, invece, i peggiori assessori del quinquennio comunale con l’accoppiata Chiacchiari-Matticoli. L’uno passato alla storia per la figuraccia delle strisce blu, l’altra è campata 5 anni con la promessa di una piscina che a Isernia non ha mai visto la luce. Entrambi, si racconta, timorosi di candidarsi in una lista composta da nomi che pesano.
Alla riunione di questa mattina era assente Iorio. I bene informati dalla sede dei Popolari sono certi che siano state fatte pressioni sull’ex presidente della Regione che però di accodarsi alla scelta del governo di Toma proprio non ne vuole sapere. E con lui la base del partito di Fratelli d’Italia che lo scorso 7 agosto 2021 avrebbe comunicato a Roma, per il tramite del coordinatore Filoteo Di Sandro, la posizione di appoggiare Tedeschi visti anche i danni provocati al partito da parte dei rappresentanti politici locali delle altre sigle politiche.
Patriciello, che vanta una solida amicizia con Melogli, dipo la nomina di Toma commissario ad acta, suo malgrado è costretto ad accontentare il governatore per ovvi motivi di dialogo legati alla sua figura di imprenditore. Tutto questo porta ad una prevedibile conclusione: Tedeschi potrebbe vincere la partita. Ne è convinto Michele Iorio il quale non teme l’isolamento ,anzi ritiene che proprio l’atteggiamento del trio Toma – Tartaglione -Patriciello confermi la sua ipotesi supportata dai conti che girano sulle scrivanie dei vari politici locali e che nel loro mondo lontano dal popolo e vicino ai palazzi del potere, porta ad avere un’unica certezza: gira e rigira i numeri per confermare la supremazia del gruppo Toma a sostegno di Melogli non ci sono e una eventuale vittoria di Tedeschi potrebbe ridimensionare tutti i sostenitori responsabili di un governo regionale inadeguato che si vorrebbe replicare anche a Isernia.