La frizione è un meccanismo piuttosto complicato, il cui funzionamento dipende dal cilindro che, collegando la forza meccanica erogata dal motore al cambio, consente al veicolo di muoversi.

 

Una volta che il pedale della frizione è stato spinto fino in fondo, il conducente è in grado di inserire i vari rapporti delle marce, per modulare la velocità di percorrenza. La frizione infatti assolve la funzione di gestire adeguatamente lo stacco di potenza quando agisce sul cambio.

 

Essa comprende varie parti, tra cui il cilindro (detto anche “pompa” della frizione oppure cilindro “slave”), che è un dispositivo presente in tutte le vetture con cambio manuale, mentre è mancante in quelle automatiche.

 

Si trova posizionato esattamente di fronte al pedale verso il lato del motore, di solito avvitato sulla paratia o inserito nella scatola del cambio, a seconda dei differenti modelli delle auto.

 

Collegato al pedale della frizione tramite un cavo, il cilindro è unito a un meccanismo a leva da un lato mentre dall’altro lato è connesso al cilindretto (cilindro secondario).

 

Che cosa succede se si guasta?

Quando viene azionato il pedale della frizione, si verifica una tensione sul pistone idraulico presente nel cilindro, responsabile della compressione del fluido in esso contenuto.

È proprio grazie a questa pressione che viene attivato il cilindretto e che la frizione consente di cambiare marcia.

Anche se il cilindro principale della frizione è realizzato per garantire una lunga durata di utilizzo (oltre 200000 chilometri), può succedere che si rompa.

I segnali più caratteristici di un tale malfunzionamento sono i seguenti:

 

  • la frizione funziona a scatti;

 

  • il consumo di carburante aumenta a parità di chilometraggio;

 

  • il pedale della frizione appare molle quando si aziona;

 

  • la frizione non risponde correttamente ai comandi;

 

  • si percepisce un insolito aumento del rumore durante la guida;

 

  • è presente odore di bruciato;

 

  • si nota una progressiva difficoltà a cambiare le marce;

 

  • il liquido dei freni diminuisce;

 

  • insorgono perdite di liquido.

Quando il cilindro della frizione è malfunzionante può succedere che il veicolo non risponda ai comandi dato che le marce non entrano e quindi il motore non riesce a imprimere velocità.

Un cilindro usurato di solito mostra sulla superficie alcune crepe, da cui può fuoriuscire il liquido e, nello stesso tempo, entrare aria.

 

Sono proprio queste cause a provocare il guasto della vettura.

Immagine del cilindro operativo tratta da pezzidiricambio24.it

 

Come sostituire il cilindro della frizione in modo corretto?

Pur non essendo un’operazione semplice, la sostituzione del cilindro della frizione può essere portata a termine in maniera autonoma anche personalmente, a patto di osservare alcune regole fondamentali.

 

Le tappe da seguire sono le seguenti:

 

  • svuotare il serbatoio del liquido dei freni;

 

  • scollegare la connessione elettrica;

 

  • svitare il dado di fissaggio per rimuovere il serbatoio;

 

  • svitare i dadi di collegamento tra carrozzeria e cilindro;

 

  • rimuovere il cilindro rotto;

 

  • installare il cilindro nuovo;

 

  • ripetere la procedura in ordine inverso.

 

Trattandosi di un intervento piuttosto delicato che deve essere eseguito con la massima precisione e competenza, sarebbe sempre opportuno affidarsi alle prestazioni di un meccanico.

 

 

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