di T.A.

“Era la festa di San Gennaro, quanta gente per la via …” cantava Gabriella Ferri facendo sognare e divertire i napoletani devotissimi al Santo, patrono della città e venerato in tante regioni del centrosud.

Un ritornello che continua a risuonare, sempre bello, tipico e caratteristico, e che la gente di Napoli, soprattutto i devoti al Patrono della città, San Gennaro (Benevento 272/Pozzuoli 302), intonano volentieri e con schietta passione non solo il 19 settembre di ogni anno-ricorrenza del Santo , il cui sangue contenuto nella storica ampolla custodita nel Duomo partenopeo si liquefa puntualmente il 19 settembre, come avvenuto anche quest’anno alle h 10.01- ma ogni volta che si rivolgono al loro Santo per una preghiera, un miracolo o un “segno” superiore di vicinanza. Nella giornata odierna siamo cioè alla Festa di San Gennaro e ciascun devoto napoletano non si sottrae affatto dal pregare e segnarsi nel come del Santo Patrono. Fenomeni che si ripetono ovviamente anche in tant’altre regioni d’Italia, Molise compreso, in ragione dell’importanza del Santo. E quest’oggi la città partenopea, le cui scuole ed uffici pubblici chiudono nel nome del veneratissimo Patrono, dà vita a tutta una serie di celebrazioni, appuntamenti culturali e festeggiamenti proprio per celebrare solennemente e festeggiare il Santo, giusta la storia, la fede e la cultura popolari. Primo per importanza e seguito è ovviamente l’evento principe della giornata : la storica liquefazione del sangue del Patrono contenuto nell’ampolla custodita nel Duomo. Ed in punto alle h 10.01, dalle dichiarazioni dell’Arcivescovo di Napoli che ha mostrato ai fedeli che gremivano il Duomo, “il miracolo” si è ripetuto anche questa mattina, salutato dagli applausi e dalle lacrime di gioia del popolo partenopeo. Quindi i tanti appuntamenti popolari nel corso della giornata, con mostre, canti, eventi culturali e tant’altro nel nome del Santo. E in tale ambito come non ricordare la bellissima interpretazione di Gabrielle Ferri, “Dove sta Zazà”, inno popolare alla ricorrenza del Santo napoletano, il cui attaccò “Era la festa di San Gennaro, quanta gente per la via …” venne cantato la prima volta alla Festa di Piedigrotta del 1944, diventando presto l’inno di tutt’Italia. Appunto la Festa di Piedigrotta dei decenni trascorsi : appuntamento popolare di colori, luci, sapori, balli e musica nel nome del Santo, con migliaia di napoletani ad affollare Via Caracciolo, l’intero lungomare partenopeo e i quartieri storici della Napoli Antica per celebrare come si conviene il Santo Patrono della città.

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