Il Presidente della nostra regione è un po’ come quegli studenti che invece che applicarsi con metodo, con costanza, seguendo le indicazioni, si arrabattano, lasciano passare i giorni senza combinare nulla e poi all’ultimo momento tentano il colpo fortunato, che magari li toglie dagli impicci.

Da quanto tempo in molti sostengono che qui era necessaria una strategia di ampio respiro per affrontare il Covid? In quanti hanno chiesto che le strutture ospedaliere venissero approntate per reggere l’urto dei contagi e perché non diventassero esse stesse occasioni di diffusione del male? Voci nel Consiglio regionale, appelli delle forze sociali, richiami da parte degli esperti, sollecitazioni a seguire i consigli e le impostazioni nazionali.

Tutto inutile: il presidente sa, il presidente fa, sta per fare, cioè fra poco vedrete che farà qualcosa, tocca a lui decidere e saprà farlo… E ora che siamo nei guai, perché ci siamo davvero, il colpo di scena: tutto il litorale e i comuni limitrofi in zona rossa!

Chiudere, chiudere tutto, bloccare attività e spostamenti, tamponare con le mani una falla che forse fa venire giù l’intera diga costruita per mesi sulle chiacchiere e sui propositi inattuati, quanto non sulla speranza che “noi comunque ce la caveremo”.

Vabbè, ora che abbiamo questa ordinanza “salvifica”, speriamo che a qualcosa serva. Com’è quella storia della stalla chiusa quando i buoi sono scappati?

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