«Credo che la svolta reale possa venire dall’attrazione di imprese estere, opzione sulla quale intendiamo creare un focus specifico. Ma questo deve passare necessariamente attraverso il presupposto della semplificazione: è un obiettivo su cui dobbiamo concentrare tutti i nostri sforzi, in assenza del quale non si raggiungeranno risultati significativi».

Lo ha detto il presidente della Regione Molise, Donato Toma, intervenendo ieri mattina al seminario “Zone economiche speciali: le ZES per nuove opportunità di investimenti”, organizzato dalla Camera di commercio Italafrica centrale. Il governatore, che ha ricevuto l’incarico dal Ministero della Coesione di coordinare tutte le regioni italiane interessate dalle ZES al fine di migliorare le capacità attrattive in termini di significativa semplificazione per ogni tipologia di permessi e autorizzazioni necessarie, ha evidenziato il lavoro svolto nei mesi scorsi sulla semplificazione normativa, sintetizzato in un pacchetto di proposte trasmesse al ministero.

Parlando della Zes “Adriatica” che interessa Molise e Puglia, Toma ha ricordato come «dopo un periodo di tempo, neppure particolarmente lungo, le due regioni siano riuscite a chiudere insieme un momento importante della loro programmazione e delle loro ambizioni strategiche. Ora stiamo consolidando anche una posizione unica Molise-Puglia rispetto al sistema internazionale delle ZES. Abbiamo già avviato i primi incontri a partire da Dubai con una sola immagine“Adriatica”, continueremo a migliorarla e renderla sempre più completa, interessante e competitiva».

Insomma, nel Molise tutto è pronto, anche se, in riferimento allo stato di attivazione della ZES, va detto che non è cambiato molto rispetto a qualche mese fa. Vuoi per ragioni legate alla pandemia, vuoi per la situazione di impasse che si è determinata, nonostante i reiterati solleciti inviati agli organismi competenti, mancano ancora le nomine nell’ambito del Comitato di indirizzo da parte della Presidenza del Consiglio e del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Una condizione che, di fatto, rende lo strumento non attivabile.

«In ogni caso – ha chiarito il presidente – ho inviato un ulteriore contributo in attesa di una riunione tematica della Cabina di regia sul tema specifico della semplificazione che, ripeto, è l’elemento determinante per la ZES».

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