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di Tonino Atella

Il pianeta della sanità pubblica molisana ha al proprio interno di tutto e di più, il più delle volte però -e spiace tantissimo affermarlo, data l’età dell’utenza che “bussa”- tutt’altro che soddisfacente e di segno positivo. Ad  onor del vero vorremmo tantissimo scrivere di piena e continuativa efficienza ed efficacia della sanità pubblica della nostra regione, ma purtroppo siamo tenuti a scrivere anche di quanto segue, purtroppo di ben diverso tenore. Anziani di Venafro come di altri Comuni molisani, allettati e con serie patologie invalidanti, che aspettano per mesi, addirittura stagioni intere, che lo specialista dell’Asrem bussi alla porta di casa per sottoporli alla tanto agognata visita medica per accertare il loro stato di salute ed indicare o indirizzare verso le cure necessarie. Mesi e mesi di paziente e composta attesa, intervallata da sollecitazioni altrettanto civili dei familiari del paziente presso gli sportelli Asrem perché finalmente il professionista arrivi a casa dell’anziana/o inferma/o, e quando arriva il giorno della visita domiciliare non è raro che il professionista dinanzi alla porta di casa si senta dire, “No. Non c’è più bisogno di alcuna visita specialistica della sanità pubblica”. Segue la meravigliata domanda del professionista,”Ma perché? Se trattasi di necessità … ?”. E di contro il familiare del malato,”Certo che c’era necessità ! Ma dopo aver tanto ed inutilmente atteso il suo arrivo, abbiamo deciso per la visita specialistica privata. Come suol dirsi, abbiamo messo mano al portafoglio … data la necessità !”. Domanda conclusiva : è cosa giusta quanto accade ?

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