La vertenza SMIT presenta una serie di anomalie su eventi, fatti e procedure, tali da indurre le pubbliche istituzioni ad approcciare la questione con la necessaria cautela.

La positiva comunicazione dei dati aziendali richiesti da tempo dal Ministero del Lavoro segna un passo avanti nell’istruttoria della cassa integrazione straordinaria per crisi riferita al periodo 22.11.2011 / 22.11.2012 e l’auspicio di tutti è che non occorrano altri elementi per la firma del decreto di concessione ed il conseguente pagamento delle spettanze dovute ai n.32 addetti. Sulle prospettive più generali della società è opportuno coinvolgere oltre la rappresentanza aziendale anche le organizzazioni sindacali ed i lavoratori, così che ci sia la possibilità di confrontare le diverse ricostruzioni della vicenda senza dar credito amministrativo a ipotesi astratte che mal si conciliano con lo stato concreto in cui versa lo stabilimento.

E’ interesse dei dipendenti, del territorio e della regione, un eventuale riavvio produttivo della SMIT con assegnazione di quelle commesse che nel passato sono giunte da FINMECCANICA, ALENIA e altre grosse imprese metalmeccaniche. Ma dal confronto istituzionale svoltosi in Consiglio Regionale con le rappresentanze sindacali è emerso che ad oggi della SMIT è rimasto poco o niente. Ciò non deve indurci al pessimismo. Al contrario bisogna approfondire ogni possibilità reale di ripresa produttiva, senza però gestire con approssimazione una vertenza anomala su cui si è registrata una disattenzione istituzionale diffusa nel corso dell’ultimo anno da parte di troppi Organi dello Stato

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