DOCUMENTO DEI LAVORATORI GAM

I lavoratori della GAM, congiuntamente alle RSU e alle OO.SS., ritengono che in merito alla vertenza GAM e all’interesse formalizzato da parte del gruppo Amadori – Agricola Vicentina – per il rilancio della filiera avicola, occorre fare chiarezza rispetto ai seguenti punti:

1. Si ritiene che a fronte di possibili e ingenti risorse pubbliche a valere sull’area di crisi industriale complessa, fondi regionali ed europei necessari a garantire la ripresa e lo sviluppo della filiera avicola del Molise, l’azienda deve assumere impegni concreti attraverso la presentazione di un piano industriale che definisca tempi certi per la ripresa di tutte le attività e la ricollocazione del personale, sottoscrivendo apposito accordo in sede ministeriale congiuntamente alla Regione e al Ministero dello Sviluppo Economico.

2. Che la Regione svolga per intero un ruolo attivo per evitare tempi lunghi nelle eventuali concessioni e autorizzazioni tecniche e burocratiche ma anche il dovuto controllo sull’investimento delle risorse , pretendendo certezza sulla piena e stabile rioccupazione di tutto il personale .

3. Che per i 280 lavoratori GAM, vanno definiti i tempi per la profilazione e avviate immediatamente percorsi legati al piano delle politiche attive del lavoro finalizzato al recupero occupazionale (bonus assunzioni, percorsi volontari di accompagnamento alla pensione o di esodo anticipato incentivato; servizi specialistici; riqualificazione professionale outplacement), così come sempre sostenuto dalla Regione e concordato presso il ministero del lavoro alla presenza del MISE in data 25 novembre 2016 .

4. Vanno individuati da subito ammortizzatori aggiuntivi a sostegno del reddito dei lavoratori per recuperare il certo disallineamento tra tempi di realizzazione del progetto di rilancio industriale e la fine della cassa integrazione guadagni decretata fino a novembre 2017.

Per queste ragioni l’assemblea dei lavoratori GAM, da mandato alle RSU e alle OO.SS. di categoria di procedere nell’ottenimento di un quadro complessivo certo che risponda alla necessità di garantire la ricollocazione per tutti i 280 lavoratori, attraverso la definizione del piano industriale della società da un lato, e dall’altro, la piena applicazione delle politiche attive e passive più volte annunciate dalla Regione .

A tal proposito, l’assemblea ritiene non più rinviabile la corretta e completa profilazione dei lavoratori e l’individuazione di risorse sufficienti per dare seguito alle promesse avanzate sul fronte sociale. Urge altresì la necessità di definire la tipologia contrattuale che sarà applicata ( contratto di lavoro e di inquadramento) escludendo forme di contratto composto esclusivamente da tempi determinati e avventiziato o immaginare di applicare il contratto agricolo universalmente. Come da sempre sottolineato, pur se il riavvio delle attivitàà produttive prevede tempi diversi, la tutela occupazionale e di reimpiego deve riguardare tutte le maestranze coinvolte.

Solo attraverso l’impegno di tutti e possibile raggiungere l’obiettivo principale del rilancio produttivo e della ripresa occupazionale, i lavoratori hanno già fatto la propria parte e continueranno a farla, ora tocca agli altri attori della vertenza, a partire dalla societàà ( che deve ancora perfezionare l’acquisto del lotto in questione) , e dalla Regione.

Deve essere sin da ora chiaro a tutti che, l’eventuale mancata definizione positiva della vertenza GAM, non potrà essere addebitata ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali, poiché riteniamo che, a fronte degli investimenti pubblici e privati previsti, chiedere la salvaguardia e la ricollocazione di 280 lavoratori sia basilare e prioritario per noi, per il territorio molisano e per l’istituzione Regione.

Approvato all’unanimità

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