di Giovanni Minicozzi

Secondo le ultime indiscrezioni la trattativa in corso tra il Policlinico Gemelli e il fondo Svizzero Capital AG per la cessione del 90 % delle quote azionarie sarebbe giunta nella fase finale.

Al momento resta sempre ignota la provenienza del capitale che sarà  investito dal manager Stefano Petracca  così come ignote sono le eventuali garanzie per la gestione futura della ex Cattolica, ivi compreso il mantenimento in servizio dei circa 400 operatori sanitari e amministrativi.

Peraltro l’obbligo della tracciabilita’ dei fondi per l’acquisto di strutture socio sanitarie accreditate con il servizio pubblico è sancito dalla delibera dell’Anac n. 958 del 7 settembre 2016 (che allego in calce all’articolo) firmata dal Consiglio Nazionale dell’Autorità ANTICORRUZIONE guidato all’epoca dal presidente Raffaele  Cantone.

Sulla vicenda registriamo ancora il silenzio assurdo e inconcepibile da parte della Regione e del suo presidente Donato Toma.

Invece l’Ente, nelle diverse articolazioni istituzionali e sanitarie, avrebbe il dovere di controllare il rispetto della legalità e di informare i cittadini molisani.

Resta nel suo imbarazzante silenzio anche la commissaria ad acta Flori Degrassi e non si comprende se lo fa perché  attende di ricevere disposizioni da Roma  oppure per non informare i cittadini.

Per quanto ci riguarda resteremo vigili sull’intera vicenda per tentare di bloccare eventuali illegalità che potrebbero coinvolgere anche i vertici romani della chiesa cattolica nonostante la dura presa di posizione di papa Francesco contro la cessione del Gemelli Molise Spa.

 

 

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