Inizia oggi una nuova rubrica curata dalla nostra testata: daremo spazio a quanti vorranno esprimere la propria opinione sull’andamento politico-amministrativo della città di Venafro.
Rubrica Politica a cura di Tonino Atella
Luigi Viscione: Venafro non ha futuro.
Terminata la pausa estiva possiamo tracciare una prima impressione sull’inizio dell’attività di consigliere comunale
Le prime impressioni di questo breve periodo di amministrazione, come consigliere comunale di opposizione, insieme al collega Michele Pontone, non risultano molto incoraggianti. Abbiamo impostato un’azione amministrativa basata su una collaborazione propositiva ma che incontra molti ostacoli. Richieste di atti, interrogazioni a risposta scritta che dopo mesi si tenta di far cadere nel vuoto. Un atteggiamento questo che è il modus operandi della maggioranza che amministra la Città. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Venafro soffre, vive un periodo di abbandono e di improvvisazione da parte degli amministratori, figlio dei 10 anni precedenti, incapaci di dare e garantire una ripresa. Una città sporca, abbandonata, degrado ovunque. Quanto sbandierato in campagna elettorale si sta dimostrando una vera raccolta di false promesse. Nuove scuole, nuove palestre sono atti dovuti alla cittadinanza, non è nulla di straordinario. Manca invece una visione globale di città e di sviluppo della stessa. La gente scappa da Venafro. A breve scenderemo sotto la soglia dei 10 mila abitanti e tutto questo con una sola ed unica responsabilità. Con un nome e cognome inequivocabili. Non si parla di piano regolatore, non si parla di ZES, non si parla di centro storico, non si parla di parcheggi. Si parla solo e decisamente di altro.
A proposito di parcheggi, in questi giorni è venuta fuori la notizia che la ZTL nel centro storico non si farà più.
È vero. Non si farà più perché non ci sono i fondi. Ma quando si programma un lavoro, si affida una progettazione ci deve necessariamente essere la copertura finanziaria. Dire dopo due anni, nonostante le approvazioni e i pareri ottenuti, che la ZTL non si farà per mancanza di fondi espone gli amministratori a precise responsabilità, amministrative e contabili. Il centro storico è soffocato dalle auto. Manca un’area di parcheggio. Avevo fortemente criticato la realizzazione dell’asilo nido in via Acquedotto perché in quell’area è necessario realizzare un parcheggio che dia respiro e vivibilità al centro storico. Ma a chi lo dici?
Ha qualche notizia dell’Auditorium a Palazzo S. Francesco?
La sua è una domanda provocatoria. Abbiamo avuto, dopo richiesta ufficiale, copia del progetto in corso di realizzazione. Dell’auditorium nessuna traccia ne negli atti progettuali ne in quelli contabili allegati al progetto. E qui purtroppo le bugie vengono fortemente a galla.
Il progetto CIS che riguarda la riqualificazione delle strade del centro storico?
Un vero disastro. Per piazza Portanuova la realizzazione del progetto sarà una vera sciagura. Una piazza che non sarà più piazza, mentre tra le strade oggetto di intervento c’è corso Garibaldi e via Caserta. Interventi in parte condivisibili e che si estendono a corso Lucenteforte, di recente oggetto di nuovo asfalto che andrà in gloria, ma non viene presa minimamente in considerazione la via Per Dentro. La vera arteria principale del centro storico che ha importanza e valenza sotto ogni profilo. Ma purtroppo l’individuazione degli interventi è frutto di una carenza culturale fortemente evidenziata.
La villa Comunale
Spacciata per un finanziamento a se stante è invece ricompresa nel finanziamento del CIS. In attesa dell’appalto, anche qui un progetto sul quale il collega Pontone ha espresso forti perplessità, 80 mila euro di panchine!!!, si continuano ad affidare lavori: manutenzioni ed altro per circa 50 mila euro per fare cosa?
Concludendo, cosa vuole suggerire agli amministratori di maggioranza?
Non credo abbiano bisogno di suggerimenti in quanto, in un numero ristretto di loro, hanno le idee ben chiare. Mi chiedo solo se chi continua ad alzare la mano è cosciente di tutto quello che accade sotto i loro occhi. Nutro molti dubbi dai fatti e dalle notizie in nostro possesso. Ma per concludere oltre a quanto detto, nel disastro cittadino non vanno dimenticati:
– il cimitero comunale: dovrebbe essere lo specchio della città, ma versa in condizioni drammatiche, senza parlare del parcheggio;
– il semaforo fantasma, cadente, non funzionante;
– la coppia dei disabili, dopo i proclami, lasciata nell’abbandono più totale;
– la pulizia della città: su nostra sollecitazione è stato ritrovato il direttore operativo. Il buon proposito purtroppo si è perso negli affari personali;
– i parcheggi a pagamento;
– via S. Ormisda, via Volturno, il viale della Stazione;
– le discariche sul territorio comunale: isola ecologica, scuola di via Maiella, Cooperconserve.