La stazione di monitoraggio della qualità dell’aria denominata Venafro2 (VE2) ubicata in via Campania a Venafro, per l’anno 2019, ha registrato n° 39 superamenti della concentrazione media giornaliera (50 µg/m3) del PM10, quindi si sono registrati 4 superamenti in più rispetto ai 35 consentiti dalla normativa vigente. Per quanto riguarda il monitoraggio del PM2,5, la stazione di monitoraggio Venafro2, ha fatto registrare una media annuale di 21 µg/m3.

Il Comune di Venafro, con l’inizio del nuovo anno, ha deciso di intervenire a causa dei livelli di inquinamento sempre più allarmanti. Con un’ordinanza del sindaco Ricci si è deciso di fermare le auto diesel fino a euro 3 e i mezzi pesanti dal 14 al 20 gennaio 2020, su tutto il territorio comunale. L’ordinanza fa divieto ai tir di entrare in città da qualunque direzione provengano.

Da tre giorni è in vigore il blocco, ma la situazione sembra non migliore, infatti, i valori rilevati dalle centraline Arpa Molise sono praticamente invariati, ovvero valori di inquinanti oltre il massimo consentito dalla legge. Secondo i dati dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale, la centralina ha rilevato concentrazioni di Pm10 superiori ai 50 microgrammi per metro cubo fissati per legge.

In media, la concentrazione di Pm10 è stata di 85 microgrammi per metro cubo. Anche la concentrazione media di Pm2.5, ha toccato quota 70 microgrammi per metro cubo, quasi tre volte il limite medio su base annuale pari a 25 microgrammi.

Il blocco del traffico è sicuramente un rimedio utile per abbassare la concentrazione di polveri sottili dell’aria, ma anche le condizioni meteo giocano un ruolo fondamentale per rimescolare l’aria e ripulirla. In assenza di vento e pioggia, con un’alta pressione stabile, il tutto si complica ulteriormente a danno della salute dei cittadini.

Venafro sta vivendo lo stesso problema con cui convivo da anni i grandi centri urbani italiani, dove i livelli di Pm 10 sforano i limiti previsti con grande facilità.

L’inquinamento ambientale, nell’area del venafrano, è una vera e propria calamità. Il tempo dei buoni propositi è finito, è tempo di agire per mettere in sicurezza tutta la Piana di Venafro, ma soprattutto, è indispensabile proteggere la salute dei cittadini.

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