S’infittisce il giallo sul Piano regolatore generale del Comune di Venafro nato dopo la richiesta di accesso agli atti di un cittadino che ha notato come la copia conforme rilasciato dall’ente Regione Molise sia diversa da quella rilasciata dallo stesso Comune. Dal confronto dei due piani regolatori che avrebbero dovuto essere identici, ci si è accorti che il documento del Comune presentava una differenza:  sembrerebbe che l’art. 12 sia stato sostituito “sic e simpliciter” senza alcun procedimento e/o provvedimento di adozione, e, con tutta evidenza, senza la necessaria approvazione (dato che, presso gli Uffici della Regione, l’art. 12 NTA attualmente vigente è completamente differente). In particolare sembrerebbe sia stata sostituita “materialmente” la pagina 7 del documento approvato con deliberazione del Consiglio Regionale n. 259 del 14 luglio 1977, eliminando l’originale, ed inserendo, al suo posto, una pagina caratterizzata da un grossolano tentativo di replicare la formattazione del documento originale, riportante una diversa formulazione dell’art. 12 NTA e identica formulazione del successivo art. 13. Almeno questo è quanto evidenzia la richiesta di chiarimenti fatta pervenire all’ente. E se da un lato l’assessore all’Urbanistica del Comune, l’avvocato Marina Perna, preferisce replicare sulle colonne di un’altra testata online, Futuro Molise viene in possesso di altri documenti da cui spunta pure la firma dell’eurodeputato di Forza Italia Aldo Patriciello.

Infatti nell’atto rilasciato dal Comune di Venafro datato 1977 e pubblicato accanto all’intervista dell’assessora al ramo, si legge in stampato: “PRG – Norme tecniche di attuazione”. Subito in basso vi è scritta a macchina “Il Sindaco Avv. Piero Petrecca” ma la firma autografa apposta è quella di Aldo Patriciello.

Se ai più giovani la cosa potrebbe sembrare normale, le menti storiche si pongono la domanda: che come mai si trova la firma dell’eurodeputato su un documento datato 1977 se Aldo Patriciello ha fatto il suo esordio come amministratore locale nel 1982?

Infatti la storia politica di Patriciello parte da quando, nel 1983, e fino al 1992, ricoprì la carica di assessore ai lavori pubblici e di vicesindaco al Comune di Venafro.

Se poi si vuole proprio scendere nel dettaglio, lo stesso articolo 12 del PRG presenta caratteri e dimensioni diversi da quelli del resto del documento.

L’assessora Perna parla di “tesi e considerazioni fantasiose, ma che non trovano riscontro nella documentazione”.

In attesa di spiegazioni ai cittadini e di trasparenza, la domanda sorge spontanea: cosa c’azzecca la firma di Patriciello sotto al nome del sindaco Petrecca?

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