Ne era stato fondatore e convinto attivista: “Il movimento ha preso una strada del tutto diversa, e per certi versi contrapposta e contraria, a quella che aveva intenzione di percorrere”

Nel cammino di avvicinamento alle elezioni del prossimo maggio a Venafro, iniziano a delinearsi le formazioni che scenderanno in campo per proporsi alla guida della Città. Una importante defezione è quella che registra in queste ore la formazione che si va proponendo come “l’unica proposta innovativa”, ovvero il Laboratorio 86079Fabio Iannucci, noto esponente della Comunità cittadina, soprattutto a motivo del suo impegno in ambito sociale nonché politico\amministrativo, che del movimento era stato tra i fondatori e convinto sostenitore, lascia la squadra in palese dissenso circa il percorso intrapreso. 

“Con l’avvicinarsi delle scadenze elettorali amministrative, – ha scritto Iannucci nel suo Comunicato – negli ultimi giorni sono stato contattato da tante persone di Venafro per conoscere l’evoluzione del progetto di Laboratorio 86079 di cui sono stato fondatore e convinto attivista, nato con l’obiettivo di rinnovare profondamente il modo di fare politica a Venafro con nuovi meccanismi e nuovi volti da presentare in una lista in competizione per le prossime elezioni comunali. Solo per questo, essendo stato sollecitato da molti amici ad informarli degli sviluppi di quel progetto, che aveva attirato l’attenzione e l’interesse di tanti, e per evitare equivoci anche da parte degli organi di informazione che si occupano e si occuperanno delle vicende politiche del Comune di Venafro, mi vedo costretto a rendere pubblica una decisione presa nelle scorse settimane e che avevo deciso in un primo momento di tenere riservata in quanto comunicata soltanto agli amici con i quali ho condiviso il percorso politico nato con quel progetto. 

Si tratta della mia decisione irrevocabile di lasciare Laboratorio 86079 e di prenderne le distanze per una serie di motivazioni che a suo tempo ho già comunicato agli altri componenti del comitato con una lettera. La motivazione principale è che, a mio avviso, il movimento ha preso una strada del tutto diversa, e per certi versi contrapposta e contraria, a quella che aveva intenzione di percorrere e che era stata annunciata all’opinione pubblica. Infatti, dopo la nascita del movimento, Laboratorio 86079 è stato oggetto di avvicinamento di vari personaggi locali che hanno tentato di strumentalizzare il nostro progetto politico a proprio vantaggio e per fini diversi da quelli che avevano animato la nostra azione utilizzando meccanismi che noi invece avevamo intenzione di combattere. Il progetto di fatto è stato tolto dalle mani di chi lo aveva ideato. Laboratorio 86079 non è più quello delle origini, ma rischia seriamente di diventare una cosa completamente diversa che anziché rappresentare lo strumento per ribaltare gli obsoleti schemi politici cittadini che tanti danni hanno provocato negli ultimi venti anni, potrebbe dare un contributo fondamentale a consolidare vecchie posizioni, vecchi modi di fare politica facendo fare un passo indietro alla città. 

A me, che ero e sono interessato soltanto al bene di Venafro e non ho altri obiettivi e ambizioni né politiche né personali, non è piaciuta la mancanza di chiarezza che ad un certo punto ha caratterizzato l’azione e il comportamento di alcuni componenti di Laboratorio 86079 soprattutto relativamente alle modalità di scelta del candidato sindaco. Alla luce delle notizie recenti, mi sono confermato nella mia decisione, assunta qualche settimana fa. Sono sicuramente dispiaciuto perché, come ho scritto nella lettera agli amici di Laboratorio, credevo fortemente in questo gruppo. Comunque con loro ho trascorso un anno fantastico fatto di contenuti e di nuove amicizie, ma forse è mancata la chiarezza, oppure la paura di chi non è abituato a fare politica. Voglio fare a ognuno di quelli che sono stati impegnati con Laboratorio 86079 un in bocca al lupo per tutto ciò che rappresenta la bellezza della vita, senza dimenticare che prima della politica siamo persone”.  

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