di Redazione Politica

Nuove assunzioni al comune di Venafro. Utilizzando il dispositivo legislativo tecnicamente indicato come l’articolo 110 del Testo unico degli enti locali che consente assunzioni fiduciarie senza passare per i concorsi, ecco che il sindaco ne piazza altri due di dirigenti comunali: un avvocato e un ingegnere.

A decidere gli idonei è stata una commissione nominata e presieduta dal cugino del sindaco Alfredo Ricci che è anche presidente della Provincia di Isernia della cui storia di familismo la testata di Futuro Molise si è occupata nell’articolo del 1 luglio scorso (https://futuromolise.com/il-tengo-famiglia-approda-a-venafro-la-giunta-assume-il-cugino-del-sindaco/).

Il dottor Giuseppe Santoro, cugino del sindaco, indice due bandi per la selezione di due figure volte a ricoprire il ruolo di responsabile del settore Affari generali” ed un posto di responsabile del settore “Urbanistica e gestione del territorio”. Un bando si potrebbe dire “inter nos” perchè, a quanto pare, non è stato pubblicato neppure sulla Gazzetta Ufficiale e la cui scadenza, sembra,  sarebbe stata variata dopo la pubblicazione sul sito del Comune. Anche la nomina della commissione, come abbiamo già evidenziato nell’articolo del 1 luglio, non presupponeva una terzietà della commissione nominata e presieduta dal cugino del sindaco. Così, tra cugini e requisiti richiesti per l’ammissione o che avrebbero potuto palesare evidenti discriminazioni come l’assenza di valutazione “per titoli di alta formazione post universitari” che non erano ammessi, ecco che il cugino del sindaco e i componenti delle commissioni scelti tra dipendenti della Provincia dove lo stesso sindaco di Venafro ricopre il ruolo di presidente, si sono cimentati persino a valutare conoscenze di informatica e lingua inglese “anche se nella commissione non c’erano” né esperti dell’una né dell’altra materia scrive su un post il dottor Giuseppe Scarabeo criticando pubblicamente i bandi e sviscerando ogni anomalia sul social facebook.

Ad ogni buon conto le commissioni procedono alla valutazione e come termina la graduatoria? Sono tutti allo stesso livello. Che abbiano partecipato professionisti già dipendenti ventennali presso una pubblica amministrazione o che abbiano avuto solo 5 anni di servizio, sono tutti uguali per il cugino del sindaco. Sindaco che, in base all’articolo 110 del Testo unico sugli enti locali, procede alla scelta autonoma di chi deve ricoprire quei ruoli. Tanto che nel verbale delle commissioni numero 4 del 21 maggio 2021, dopo la valutazione dei colloqui, si arriva alla conclusione che i candidati “dimostrano un omogeneo e qualificato profilo professionale”. Quindi spetta al sindaco scegliere. In base a cosa? Alle proprie preferenze. Così il sindaco Ricci sceglie l’architetto braccio destro del consigliere regionale di 5stelle Vittorio Nola, legato al primo cittadino da una amicizia anche elettorale di appoggio reciproco (Ricci ha sostenuto Nola e i 5stelle a livello regionale e Nola ha sostenuto Ricci a livello comunale).

L’architetto Marco Chiaverini infatti era stato scelto proprio dal pentastellato Nola come responsabile del Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro quando appunto Nola era presidente. Dopo la fase di commissariamento, ad ottobre 2020 le nuove elezioni dei vertici hanno visto in competizione due liste una delle quali, quella appoggiata appunto da pentastellato Nola, ha ricevuto una sonora sconfitta. La nuova governance del Consorzio non ha ritenuto opportuno continuare ad avvalersi delle competenze dell’architetto Chiaverini che ora potrà prestare la propria professionalità al sindaco leghista Alfredo Ricci nonché presidente della provincia di Isernia. Nel settore Affari generali e organi istituzionali è valso, come nel settore tecnico, il 6 politico della Commissione. Anche qui, i quattro concorrenti ritenuti omogenei, hanno visto il primo cittadino scegliere Arianna Vallone. Cosa avevano di diverso i due professionisti che saranno assunti come dirigenti su scelta insidacabile del sindaco rispetto ai loro colleghi? Come si evince dai suoi decreti numero 23 e 24 del luglio 2021, sembrerebbe che la bilancia abbia avuto un peso maggiore su chi fosse di Venafro.

Resta una domanda: fermo restando, signor sindaco, che la legge le consente di effettuare nomine fiduciarie, può spiegare ai cittadini a cosa sono serviti quei bandi? A prendere per i fondelli gli altri professionisti che hanno risposto alla chiamata?

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