Ne scrive, dati alla mano, il pubblicista venafrano Tonino Atella.

Dal pubblicista venafrano Tonino Atella riceviamo le seguenti e particolari considerazioni di natura socio/politica sul futuro politico di Isernia e su personaggi venafrani collegati al discorso : “Come cambiamo i tempi! Chi mai l’avrebbe immaginato o solo pensato quanto segue -attacca Atella- appena qualche decennio addietro! Ed invece oggi Venafro è praticamente partito, se ci si concede l’espressione, all’ “assalto politico” di Isernia. Niente di abnorme o trascendentale, sia bene inteso, ma certa cosa è che dapersonaggi di Venafro è in atto una sorta di … conquista graduale di posti/chiave di natura politica nel capoluogo provinciale. Aveva iniziato lo scorso anno l’avv. venafrano Alfredo Ricci sedendo sullo scanno politico/amministrativo più alto della Provincia di Isernia, appunto con la Presidenza dell’ente. A giorni il processo di tale possibile conquista venafrana di Isernia e delle sue prerogative politiche potrebbe proseguire -condizionale d’obbligo non essendoci ancora determinazione ufficiale al riguardo- con altra espressione di Venafro.

Una donna infatti sarebbe la protagonista di questo ennesimo caso. La dott.ssa FrancescaScarabeo, venafrana che vive con marito e figli nel capoluogo provinciale dove svolge la professione di senologa, potrebbe essere candidata dalla propria parte politica alla carica di Sindaco di Isernia con le prossime amministrative pentre. Due venafrani cioè, Ricci prima e non si esclude la Scarabeo nell’immediatofuturo, ai vertici di altrettanti enti istituzionali isernini : la Provincia ed il Comune ! Prevederlo, presagirlo qualche anno addietro ? Non proprio. Tant’è che scommettendoci in passato anche una sola lira, si sarebbero potuti vincere oggi addirittura milioni di euro ! In effetti la distanza storico/sociale tra Isernia e Venafro era proverbiale e profonda sino al recente passato, con le nette differenziazioni che spaziavano dalle tradizioni ai costumi,dallo sport alla politica, sino alle stesse colture ed usanze alimentari : infatti mentre da Isernia si menava vanto (e tuttora lo si fa) delle prelibate cipolle della terra pentra, guai a toccare ai venafrani le loro gustose verdure del territorio cittadino, entrambi -cipolle e verdure-fiori all’occhiello dei sapori sia di Isernia che di Venafro”.

La conclusione dell’ intervento del pubblicista venafrano : “<Cugini> cioè gl’isernini e i venafrani, vicini e contigui geograficamente, ma politicamente e mentalmente distanti anni luce, in maniera fiera, netta e senza soluzione di continuità! Bene. Questo sino al passato recentissimo. Oggi la storia appare tutt’altra. Si sarebbe voltata pagina prima col venafrano Ricci presidente della Provincia pentra e a breve non lo si esclude, con altra venafrana, la dottoressa Scarabeo, candidata Sindaco di Isernia. E’ proprio vero : i tempi cambiano ed anche tantissimo e in profondità !”.

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