Quando è troppo è troppo titola la lettera di alcuni tifosi del Venafro Calcio.
Sportivamente onore all’Isernia Calcio per il risultato positivo conseguito, e un grazie ai ragazzi del Venafro per aver cercato di fare il possibile, ma che amarezza e che vergogna, per il trattamento ricevuto dai tifosi del Venafro da parte di chi gestiva il servizio d’ordine all’interno del campo di calcio.
Inizia così la missiva firmata da alcuni tifosi del Venafro Calcio che oggi nel derby casalingo con la vittoria dell’Isernia per 1 rete a 0 si sono visti relegare in un angolo dello stadio Marchese del Prete, senza poter assistere alla partita.
Immotivatamente, e senza alcuna ragione – continua la nota – di fatto, e con obiettività è stato inibito a circa 120 tifosi venafrani, di poter guardare la partita di calcio per l’intera durata dell’incontro in un intero settore del campo, nonostante vi fossero tutti i requisiti di sicurezza.
Il risultato – proseguono i tifosi – nonostante oggi vi fossero giovanissimi cittadini e cittadine di Venafro in numero considerevole che hanno dimostrato compostezza, civiltà e maturità sportiva, con tali atteggiamenti repressivi, i giovani si allontanano sempre più dallo sport e dal considerare le forze dell’ordine al servizio dei cittadini. Oggi, è venuto meno il buon senso, da chi pensa di aver fatto il proprio dovere e di rappresentare le istituzioni.
In altri stadi, o campi di calcio, hanno tolto perfino i reticolati – stigmatizzano i tifosi del Venafro – qui hanno innalzato il “14 marzo 2015 il secondo muro di Berlino”
Chi come noi, ha pagato regolarmente il biglietto di ingresso ed è stato costretto a non poter assistere all’incontro, ha un’unica idea dell’accaduto: è sempre il cittadino a pagare le scelte inappropriate delle istituzioni!
Peccato – conclude la missiva – in questi posti non andremo più, così oggi non ha perso il tifoso per una partita di calcio, ma chi pensa di aver comandato e adottato scelte appropriate, ma assolutamente inopportune.
Reporter One