Un uomo di 22 anni, Italo D’Elisa, è stato ucciso, oggi pomeriggio, con almeno quattro colpi di pistola davanti a un bar a Vasto. L’uomo è stato freddato davanti alla porta d’ingresso del locale. L’omicida si è costituito ai Carabinieri: si tratta di Fabio Di Lello, marito di una donna uccisa in un incidente stradale, travolta dall’auto di D’Elisa.
La pistola usata per l’omicidio è stata trovata sulla tomba della donna morta. L’uomo si è poi costituito. Prima di consegnarsi alle forze dell’ordine avrebbe chiamato il suo avvocato dicendogli che aveva ucciso l’assassino di sua moglie e stava andando al cimitero per salutare la sua Roberta. Roberta Smargiassi, morta a luglio a 34 anni dopo essere stata travolta in moto dall’auto di D’Elisa che non si fermò a un semaforo rosso. Dopo l’incidente, D’Elisa non venne imputato per omicidio stradale.
Il gesto è da condannare con fermezza, ma la malagiustizia italiana porta all’esasperazione. Quando non c’è certezza della pena e i responsabili non sono puniti, ecco che possono accadere queste tragedie.