«Sarebbe stato impensabile, qualche anno fa, credere che un piccolo capoluogo di provincia come Isernia potesse sostenere nuove opportunità di crescita con Altena, una cittadina tedesca. Eppure, grazie a Urbact tutto ciò è stato possibile. E cosa abbiamo fatto? Abbiamo messo in comune il patrimonio di due centri, in decrescita demografica ed economica, facendo rete.

Reti di cultura e di turismo per recuperare il grande patrimonio dei centri storici, promuovendo la partecipazione degli anziani e lo scambio intergenerazionale con i giovani, recuperando gli edifici e condividendo informazioni con i comuni vicini». Lo ha affermato il presidente della Regione Molise, Donato Toma, che ieri mattina a Bari ha aperto i lavori della due giorni del “Festival delle buone pratiche Urbact”, giunto alla sua seconda edizione.

Urbact è un programma europeo che da quindici anni promuove progetti transnazionali di sviluppo urbano integrato fra le città europee. Le azioni innovative realizzate dalla città italiane vengono presentate nell’ambito del festival, iniziativa supportata dal Comitato nazionale Urbact, di cui la Regione Molise è copresidente unitamente al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Nel suo intervento, Toma ha sottolineato la necessità di attuare politiche di sviluppo urbano integrato sul territorio per dare la possibilità alle città di contrastare i processi di spopolamento e di emigrazione.

«Penso – ha detto – ai tanti giovani che lasciano il Molise e a quelli che vanno via dall’Italia. Oggi è impensabile chiedere ad un ragazzo di restare nella sua terra, nel suo piccolo comune, se questo non è in grado di offrirgli servizi essenziali. Mancano, o sono carenti, i servizi scolastici, gli uffici, le strutture ricreative, gli spazi verdi, i servizi per l’infanzia e quelli per le famiglie. Attività che, come tutti sappiamo, i piccoli comuni non sono più in grado di offrire da soli».

Per il presidente, dunque, «da soli non si esiste, bisogna puntare alla condivisione, insistere sulle sinergie, lavorare in rete». È questa la ricetta per rimuovere l’isolamento, una sfida che, a lungo termine, può portare a buoni risultati. Toma ha portato come esempio la strategia delle Aree interne, grazie alla quale «i piccoli centri si consorziano per reagire, per creare sviluppo, per continuare a credere nell’esistenza dei borghi, i contenitori della nostra cultura».

Il governatore del Molise si è anche soffermato sulla Zes “Adriatica”, il cui percorso costitutivo si sta facendo insieme alla Puglia, ricordando la lunga esperienza di collaborazione consolidata tra le due regioni su programmi e progetti di cooperazione e la contiguità che esiste, non solo in termini economici, ma anche dal punto di vista turistico, storico e culturale.

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