Il famoso magazine americano ha chiesto ad Augusto Di Castelnuovo, del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione, consigli sui benefici per la salute del cioccolato fondente

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Il Ricercatore Neuromed intervistato dal Time Augusto Di Castelnuovo

Due semplici domande: mangiare cioccolato fondente sì o no? E perché? La rivista americana Time ha chiesto a cinque esperti a livello internazionale di rispondere, e tra questi c’è Augusto Di Castelnuovo, ricercatore del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS).

Apparso sul sito internet del giornale statunitense, l’intervento di Di Castelnuovo è inserito nella serie “Dovrei mangiare…?”, in cui vengono esaminati di volta in volta cibi diversi dal punto di vista degli effetti sulla salute. E il ricercatore del Neuromed è stato scelto a far parte di questo “comitato sul cioccolato fondente” proprio per gli studi che ha condotto sul popolare alimento. Di Castelnuovo, infatti, seguendo la linea di ricerca del suo Dipartimento, lavora per approfondire tutti gli aspetti della relazione tra stili di vita, soprattutto alimentari, e salute. A disposizione del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione c’è una vera e propria miniera di dati in cui scavare: il Progetto Moli-sani. Partito nel marzo 2005, questo progetto ha coinvolto circa 25.000 cittadini, residenti in Molise, per conoscere i fattori ambientali e genetici alla base delle malattie cardiovascolari e dei tumori. Lo studio, oggi basato nell’IRCCS Neuromed, ha trasformato un’intera Regione italiana in un grande laboratorio scientifico.

 

“La risposta alla domanda che mi hanno posto – dice Di Castelnuovo – è facile: il cioccolato fondente, secondo le nostre ricerche, contribuisce a tenere sotto controllo la pressione arteriosa e ha una buona attività antinfiammatoria. Ma bisogna stare attenti: prima di tutto parliamo solo di quello “dark”, il fondente, appunto. E poi, non dimentichiamo che il cioccolato contiene molte calorie, quindi, per ottenere i massimi vantaggi di salute, stiamo parlando di alcuni quadretti a settimana, non di intere tavolette”.

 

“Il fatto che un giornale internazionale rivolto al grande pubblico scelga uno dei nostri ricercatori come esperto – commenta Giovanni de Gaetano, Responsabile del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione del Neuromed – sottolinea come lo studio Moli-sani e le relative ricerche condotte qui al Neuromed non solo siano scienza solida, ma siano considerate influenti anche al di fuori dei confini nazionali”.

 

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