di Massimiliano Scarabeo
Libro di geografia delle scuole medie.
Davvero non si capisce bene in base a quali criteri alcuni toponimi siano in lingua italiana (Zara, Capodistria, Carraro…) ed altri invece in slavo (va bene Dubrovnik per non confondere i ragazzi con Ragusa in Sicilia, ma Rijeka!? Pula!? ROVINIJ!?).
Si dovrebbe cominciare da qui, dalla scuola. Perché un ragazzino italiano che imparerà che quella città si chiama Rovinij e non Rovigno è una sconfitta per tutto il nostro Paese e per i nostri esuli che hanno patito le pene dell’inferno tra anni ’40 e ’50 in quelle terre…
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