di Tonino Atella

Tanti i patriarchi, gli alberi eccezionali, disseminati un pò ovunque a significare salubrità di aria e territorio. Testimoni cioè di aree accoglienti sotto il profilo naturalistico e garanti di un ambiente accogliente. Tra i molti “patriarchi”, segnaliamo quest’oggi la maestosa e bellissima quercia che continua a vivere e vegetare meravigliosamente ad est della pianura venafrana, esattamente lungo la strada provinciale “Via Vecchia”, detta anche “25”. E’ situato tale patriarca all’imbocco della traversa che porta ad un’azienda di manufatti cementizi e “guarda” maestosamente dall’alto quanti transitano a piedi, in bici o su mezzi motorizzati sulla sottostante arteria provinciale che solca giusto al centro la pianura venafrana, pur mancando -la strada- della necessaria e dovuta manutenzione da parte di organismi ed istituzioni preposte.

Tornando alla storica quercia patriarca, da dire che supera abbondantemente i 30 metri di altezza, ha un tronco dalla circonferenza che va oltre gli otto metri e un’apertura altrettanto enorme. Occupa 400 mq. circa di terreno, spande tutt’intorno tantissima ombra, la sua vegetazione è folta e quanti passano l’osservano estasiati e meravigliati. Un “patriarca” notevole, suggestivo e bellissimo, la quercia della Via Vecchia, tesoro naturalistico da salvaguardare proteggendolo nella maniera dovuta perché tutti continuino ad ammirare e di riflesso a rispettare la natura meravigliosa dell’estremo Molise dell’ovest.

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