Nota congiunta delle segreterie regionali di FILT CGIL, FIT CISL e UILTRASPORTI in relazione agli assurdi ritardi e disservizi contestuali alla recente riapertura della tratta ferroviaria Campobasso-Termoli.

Soltanto qualche giorno fa nel prefigurare questo evento, avevamo parlato di “una bella notizia dal martoriato sistema dei trasporti del Molise e di un primo e tangibile segnale di attenzione delle istituzioni verso il trasporto ferroviario” e non avremmo mai immaginato che la riapertura di una tratta ferroviaria peraltro ampiamente pubblicizzata e annunciata dalla stessa Amministrazione Regionale (da più di un anno che si ipotizzava la riattivazione della Campobasso – Termoli) potesse determinare l’epilogo al quale stiamo assistendo in queste ore.

Un epilogo che offende letteralmente questa Regione e gli stessi cittadini molisani i quali meriterebbero di essere trattati e rispettati al pari di coloro che risiedono in altre realtà regionali, realtà nelle quali un fatto così eclatante e clamoroso non sarebbe mai potuto accadere.

Evidentemente anche noi ci eravamo clamorosamente sbagliati, fidandoci ottimisticamente delle conferenze stampa e delle dichiarazioni roboanti rispetto agli importanti investimenti effettuati da RFI per riavviare la piena funzionalità della tratta.

L’entità dei ritardi (anche se per le corse serali di ieri, la situazione sembra essere migliorata) e la contestuale uniformità degli stessi su tutte le quattro corse programmate tra Campobasso e Termoli, sta a dimostrare la sussistenza di problematiche presumibilmente strutturali e non occasionali e che attengono sia le condizioni della rete ferroviaria e delle infrastrutture, ma anche il materiale rotabile messo a disposizione da Trenitalia e che evidentemente poco si addice ad una tratta notoriamente impervia come quella che collega il capoluogo di regione con la costa adriatica.

Insomma un mix di fattori che ha reso decisamente indigesto (e non solo per i viaggiatori che hanno deciso di avventurarsi in questi primi viaggi) un evento che invece avrebbe dovuto assumere per il Molise, almeno per una volta, le sembianze di una festa legata alla ripartenza di una suggestiva e storica tratta ferroviaria.

L’attesa di quattro anni è stata spasmodica e non sarebbe stato un dramma attendere qualche altro giorno pur di evitare questa intollerabile situazione che ha reso ancora una volta il sistema della mobilità e del trasporto pubblico molisano al limite del ridicolo.

Ora ci aspettiamo come al solito l’immancabile rimbalzo di responsabilità, a cominciare dalle due società del gruppo FSI che evidentemente e, a nostro parere, sono entrambe responsabili di aver contributo a generare questa pessima figura mettendo peraltro in cattiva luce anche i tanti lavoratori delle due imprese ferroviarie che invece si sono messi a completa disposizione per assicurare il ripristino del servizio nei tempi concordati con la Regione.

Abbiamo appreso dalla stampa di una imminente riunione convocata dalla Regione Molise e che vedrà la partecipazione dei vertici di Trenitalia e di Rfi e dalla quale auspichiamo vengano immediatamente chiarite le responsabilità ed individuati i correttivi al fine di ripristinare la piena regolarità del servizio e soprattutto che venga definitivamente accantonata l’assurda e malaugurata ipotesi di una nuova chiusura della tratta.

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