Riceviamo e pubblichiamo

Salvo che non ci sia un nuovo rinvio, il Tar nella seduta del 5 dicembre p.v. esaminerà i ricorsi, proposti da comitati, associazioni di categorie, e movimenti politici, avverso al famigerato progetto di finanza per la riqualificazione del centro urbano di Termoli, più conosciuto come “Tunnel”.

Il caso vuole che l’udienza avvenga proprio nel giorno che ricorre la festività di San Basso, Patrono della nostra Città.

Considerata l’ostinazione dell’Amministrazione Sbrocca di giungere, ad ogni costo, all’obiettivo che si è fissato, ai cittadini, fervidi oppositori alla realizzazione delle opere in progetto (principalmente il Tunnel), oltre al provvedimento del Tar, non resta che supplicare San Basso.

Non sarebbe la prima volta poiché dal libro “I viaggi di Serafino Razzi”: una raccolta di manoscritti del frate domenicano Padre Serafino Razzi, si parla del miracolo avvenuto a Termoli il 21 febbraio dell’anno 1527, quando alle due di notte l’intero abitato veniva colpito da un cataclisma: forte pioggia, vento e mare impetuoso, da mettere a rischio l’intero caseggiato. Tutti i cittadini, terrorizzati, sono accorsi in Cattedrale a supplicare San Basso, finché in cielo apparse una croce di stelle luminose, mettendo fine al cataclisma, e la gente tornò nelle proprie case.

In molti termolesi, nell’eseguire i lavori di costruzione del famigerato Tunnel, c’è il timore di mettere a grave rischio gli edifici storici e le case presenti nell’area interessata, quindi far rivivere, nei giorni nostri, un nuovo “cataclisma” al Borgo Vecchio.

Ai termolesi non resta che chiedere al Santo Patrono, nella ricorrenza della prossima festa liturgica, un altro intervento miracoloso a tutela del “gioiello” della nostra amata Termoli.

Nicola Felice

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