Riceviamo e pubblichiamo

E’ risaputo che tanti termolesi hanno assistito, di recente, alla “sceneggiata” del Consiglio regionale nella discussione sulla famigerata Variante al P.R.G, relativa alla riqualificazione dell’area centrale di Termoli (Tunnel). Seduta dove i Consiglieri, abilmente, hanno demandando l’esame delle procedure adottate dal Comune di Termoli, ai dirigenti regionali di settore.

L’architetto Giarrusso, dirigente apicale del Settore Territorio, puntualmente ha sollecitato il mancato riscontro alle note già in precedenza inoltrate al Comune di Termoli,tornando a rimarcare osservazioni e criticità rilevate nelle procedute adottate, facendo inoltre richiesta di ulteriore documentazione, risaltando il rischio per l’assegnazione definitiva del contributo di 5 milioni, quota pubblica nel progetto di finanza di 19 milioni in oggetto. Ancor più importante è il richiamo alla procedura seguita dal Comune di Termoli, per la Variante, ritenuta dallo stesso approvata con il silenzio/assenso.

A ciò è seguito subito, giorni fa, una mia “supplica” al Sindaco Sbrocca, agli amministratori comunali, tecnici e cittadini favorevoli all’intervento, di soprassedere e non dar corso all’assegnazione definitiva e stipula del contratto, finché non sia chiara la conferma del finanziamento da parte della Regione, e la pronuncia del Tar sui ricorsi pendenti. Il fine unico: non far gravare sui Termolesi possibili risarcimenti, milionari, per danni che l’impresa potrà chiedere.

Alla “supplica”, puntualmente disattesa, è seguita invece una accelerazione da parte dell’Amministrazione, con il passaggio in 3^ e 4^ Commissione, e successiva approvazione della Variante al PRG con delibera del Consiglio Comunale del 13 novembre u.s.

Al Sindaco e agli Amministratori, pur consapevoli del rischio di rispondere, anche, alla Corte dei Conti, per eventuali danni procurati alla collettività, mostrando “coraggio”, nell’approvare anche l’ultima delibera consiliare, nulla osta di dare disposizione ai funzionari (RUP e Segretario Comunale) per l’assegnazione definitiva e la stipula del contratto, già dalle prossime ore.

Credo che ciò non avverrà. Sono convinto che i nostri “coraggiosi” amministratori, consapevoli delle criticità denunciate da più parti, da qualche tempo cercano, abilmente, la via migliore per evitare di mostrare il “fallimento” politico e amministrativo, nel non essere stati capaci di realizzare la principale e attenzionata iniziativa intrapresa sin dall’inizio della consiliatura, che ormai volge al termine.

Resto convinto che l’ultimo Consiglio comunale è stato, non da meno di quello regionale, un’altra “sceneggiata” ben orchestrata e messa in atto da qualche esperto regista.

Ritengo che questa Amministrazione non potendo “gettare la spugna”, ammettendo il fallimento, è in attesa qualcun altro suoni il gong e mette fine alla faccenda. Presumo sia il Tar, che accogliendo la richiesta di sospensiva ai ricorsi inoltrati, visto ormai prossima la data del 31 dicembre p.v. per la conferma del finanziamento pubblico citato da parte della regione, metterà fine al “teatrino”, prima della sentenza di merito .

Per il Sindaco e sodali, sarà la “salvezza”, potranno sostenere, anche nella prossima campagna elettorale, la loro ferrea volontà nell’intento di realizzare “l’opera epocale”, ma non è stato possibile per colpa di altri. Posso sbagliare, ed essere presto smentito dai fatti, in tanto resto “fedele” al detto andreottiano “ pensare male si fa peccato, ma si azzecca”.

Nicola Felice

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