Ieri 28 agosto, nell’ambito di un operazione per la prevenzione e la repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti, la Polizia di Stato ha tratto in arresto C.M., 26enne pregiudicato di Campobasso, per traffico e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio nonché detenzione abusiva di armi comuni da sparo.

Al controllo degli agenti, il giovane veniva trovato in possesso di una busta contenente sostanza stupefacente del tipo “Ketamina” (droga sintetica ad alto potenziale lesivo anche conosciuta come droga dei rave party), per un totale di circa 55 grammi. L’operazione scaturiva da una specifica attività posta in essere dalla Squadra Mobile a seguito di sequestri avvenuti nei giorni precedenti di alcune dosi di sostanza stupefacente del tipo “Ketamina” purissima, nonché a seguito di segnalazioni che ne indicavano un pericoloso diffondersi tra le giovani generazioni di questo capoluogo.

Il ragazzo, che risultava tra le persone segnalate in ragione di specifici precedenti penali in materia e delle sue note capacità tecnico-chimiche nella manipolazione di droghe sintetiche, aveva posto in essere una attività illecita di traffico di droga acquistata tramite internet attraverso il c.d. “deepweb” (mondo on line parallelo a quello ufficiale dove è possibile acquistare droga, armi e tutto quanto illecito mantenendo l’assoluto anonimato), pagandola in “bit-coin” (moneta digitale).

Il giovane inoltre faceva arrivare i plichi postali in una casella di fermo posta affittata con un falso nickname. La successiva perquisizione domiciliare ha inoltre permesso di ritrovare presso la sua abitazione circa 30 plichi postali provenienti da paesi esteri e numerosi involucri di vecchie spedizioni dello stesso genere, oltre a due bilancini di precisione ed altro materiale, che fanno ritenere come il soggetto fosse uno dei maggiori canali di approvvigionamento e rivendita di “Ketamina” per il capoluogo molisano.

Infine sono stati rinvenuti nella disponibilità dell’arrestato anche due “taser” (storditori elettrici muniti di dardi propulsi mediante una carica), strumenti che, secondo la recente giurisprudenza, sono assimilati in tutto e per tutto alle armi e pertanto è stato denunciato anche per detenzione abusiva di armi comuni da sparo. Il PM ha disposto la misura degli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.

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