Vicenda della sospensione delle indennità dei medici di continuità assistenziale, operata con decreto commissariale n. 6472019: ieri è stata emessa la prima sentenza dal Tribunale di Campobasso che ristabilisce il tutto.

Soddisfatti gli avvocati Piergiorgio Biello e Carmine Gonnella, legali dei medici ricorrenti.

Rappresentiamo che con sentenza n. 15/2021 emessa dal Tribunale di Campobasso nell’ambito di un procedimento da noi patrocinato, il Giudice del Lavoro – Dott.ssa Laura Scarlatelli – ha disapplicato il Decreto n. 64/2019, con cui il Commissario ad acta per l’attuazione del piano sanitario di rientro per la regione Molise, aveva disposto la sospensione dell’efficacia delle disposizioni di cui agli artt. 28 e 29 dell’Accordo Integrativo Regionale e cioè delle indennità per atti vandalici e di assistenza pediatrica, spettanti ai medici di Continuità Assistenziale in servizio presso l’ASREM.

La sospensione era stata motivata dalla segnalazione della Procura della Corte dei Conti del Molise che forniva una indicazione precauzionale di sospensione dell’erogazione in attesa della conclusione delle indagini. Il Giudice del Lavoro di Campobasso ha chiarito che le indennità previste dall’Accordo Integrativo Regionale, non costituiscono duplicazioni dei compensi previsti dall’Accordo Collettivo Nazionale ed il decreto commissariale (e le successive determinazioni attuative dell’Asrem), incidono su materia demandata alla contrattazione tra le parti, operando modifiche che, invece, presuppongono l’accordo tra le stesse e non consentono modifiche unilaterali.

Ne consegue che, contrariamente a quanto paventato anche da alcuni organi di informazione, i medici titolari e sostituti del servizio di Continuità Assistenziale operanti presso l’ASREM, hanno percepito solo ed esclusivamente retribuzioni dovuti per l’attività effettivamente svolta“.

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