Tra l’assessore Pallante e il presidente Toma ormai c’è una tale sintonia che all’unisono, nei loro interventi pubblici, le uniche frasi che sanno pronunciare è “consigliere stia zitto, lei non deve parlare”.

A scaldare gli animi di un Consiglio di nuovo senza numeri per la maggioranza ci ha pensato una mozione di Micaela Fanelli per garantire tutela e riposo agli autisti del trasporto pubblico. Ma non tanto la mozione ha destato l’ira di Quintino Pallante quanto piuttosto l’emendamento aggiuntivo presentato da Andrea Greco riguardante “le fermate non autorizzate del Trasporto pubblico locale”. Pallante puntualizza: in Molise tutte le fermate sono autorizzate perchè previste nel piano, sul riposo degli autisti non possiamo far nulla perché c’è una sentenza passata in giudicato che dà loro torto, e poi ha iniziato tutto un discorso affermando che ci sono consiglieri regionali che presentano richieste di accesso agli atti per ritardare i lavori di un nuovo appalto sul TPL e puntando il dito contro i Comuni che hanno presentato forti perplessità sulla Rete dei servizi minimi tanto da mettere nero su bianco la loro contrarietà. “Si potrebbe ipotizzare una turbativa d’asta” afferma l’assessore al ramo che, secondo i bene informati, non disdegna pranzi e cene con dipendenti/soci di una delle principali società di trasporto pubblico molisano.

Pallante non ha i numeri per bloccare la mozione e l’emendamento dei 5 stelle. Sono assenti Donato Toma impegnato in una commissione della conferenza Sato Regioni. E’ assente il presidente del consiglio Salvatore Micone a casa con la febbre si sussurra in aula. E’ assente Vincenzo Niro. E poi, soprattutto, c’è l’eletto di Forza Italia, Armandino D’Egidio, che sta prendendo le distanze da questa maggioranza. Tanto da votare con le opposizioni dove pure ci sono assenze come quella di Vittorio Nola (5stelle) e di Michele Iorio (FDI).

Urla, sbraiti, sospensioni per placare gli animi.

Arriva in ritardo Gianluca Cefaratti e viene chiamato a soccorrere la maggioranza anche il presidente Toma.

Col fiato in gola arrivano, votano contro la mozione delle opposizioni che, con il voto del forzista D’Egidio, finisce in parità. Non passa, ma lancia un nuovo segnale a Toma e ai tomiani.

Pallante corre fuori dall’aula e si aggancia al cellulare.

Avrà avvertito qualche amico di attovagliamenti di pericolo scampato?

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