In questi giorni è stato diffuso dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti il Decreto interministeriale con il quale – come ogni anno – vengono distribuite alle sole Regioni a statuto ordinario e sotto forma di anticipazione, l’80% delle risorse complessive del Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale. Un’operazione alquanto usuale alla quale siamo ormai abituati dal lontano 2013, anno in cui venne istituito per l’appunto il Fondo Nazionale dei trasporti e vennero altresì fissate le percentuali di ripartizione dello stesso Fondo alle regioni a statuto ordinario.

QUELLO 0,71% DEL MOLISE MAI MIGLIORATO – Alla Regione Molise, sin dal 2013 e a tutt’oggi, sono state attribuite risorse sulla base di una percentuale pari allo 0,71% dell’intero Fondo nazionale.

RISORSE INSUFFICIENTI E DECREMENTATE NEGLI ANNI – Sempre per restare nel tema, evitando pertanto ogni tipo di strumentalizzazione politica, è il caso di ricordare che il Fondo Nazionale dei trasporti il cui esordio risale al 2014, erogava risorse alle regioni a statuto ordinario per complessivi 4.918,619 milioni di euro dei quali – sempre in relazione allo 0,71% – poco meno di 35 mln€ finivano in Molise. Il Decreto con il quale l’attuale Governo ha assegnato le anticipazioni delle risorse per l’anno 2019, è il frutto di uno stanziamento per il Fondo previsto nel Bilancio triennale 2018-2020 e che ammonta a 4.933,054 milioni di euro per il 2018, a 4.876,554 milioni di euro per il 2019 ed a 4.875,554 milioni di euro per il 2020.

Quindi in definitiva, abbiamo assistito nel tempo ad una invarianza di risorse se non addirittura ad un decremento delle stesse e che ovviamente non hanno risparmiato il Molise, ovvero in assoluto la percentuale più bassa tra le regioni a statuto ordinario. Una percentuale di ripartizione attribuita sulla base di improponibili dati storici e che non hanno mai preso nella giusta considerazione sia lo stato di assoluto degrado in cui versa notoriamente il trasporto pubblico locale in Molise, ma anche l’assenza di infrastrutture adeguate e di un trasporto pubblico di massa che caratterizzano invece le regioni più virtuose.

RISCHIO CONCRETO DI ULTERIORI PENALIZZAZIONI PER IL MOLISE – Ma non è tutto purtroppo. Il Decreto “Semplificazioni” infatti, definitivamente approvato dalla Camera lo scorso 7 febbraio, ha confermato i criteri di riparto del Fondo già modificati nel 2017, prevedendo forti penalizzazioni, applicabili dal 2021, per le regioni e gli enti locali che non procedano all’espletamento delle gare, o che non raggiungano obiettivi di efficienza e di centralità dell’utenza nell’erogazione del servizio.

Regione Molise e province molisane rischiano pesantemente su entrambi i fronti, sia nel caso in cui non si proceda speditamente con l’espletamento delle gare e sia nel caso in cui (fattore alquanto probabile) non si raggiungano i cosiddetti obiettivi di efficientamento. E’ il caso appena di ricordare che il dieci per cento dell’importo del Fondo destinato ad ogni singola regione (Molise compreso) viene infatti attribuito solo in relazione ai proventi complessivi da traffico e all’incremento dei medesimi registrato tra il 2014 e l’anno di riferimento (significa in pratica dover aumentare i viaggiatori trasportati).

Così come un ulteriore dieci per cento viene attribuito alle Regioni in base all’adozione dei cosiddetti costi standard. Sulla base di queste premesse e considerazioni oggettive, chiediamo indistintamente alla politica molisana di mettere da parte le strumentalizzazioni e di attivarsi concretamente in ogni ambito, per sollevare le sorti del trasporto pubblico di questa regione, fanalino di coda sotto tutti i punti di vista rispetto al resto del Paese.

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