Prevedere di affidare il trasporto regionale ad un unico gestore attraverso una procedura aperta che consenta la partecipazione anche di importanti competitors nazionali ed internazionali, è un primo importante risultato fortemente auspicato in questi mesi dai lavoratori dei trasporti e dalle organizzazioni sindacali di settore.

Domenica si è consumata una pagina che riteniamo importante per il trasporto pubblico locale su gomma del Molise e a tal proposito ci teniamo a mettere subito le mani avanti: siamo davvero poco interessati alle diatribe politiche e alle posizioni trasversali che hanno consentito in Consiglio Regionale di smontare il disegno costruito dall’Assessore regionale ai trasporti Vincenzo Niro, ovvero quello del doppio lotto di gara e di una procedura ristretta che insieme avrebbero sicuramente limitato la partecipazione di aziende ben strutturate in ambito nazionale ed internazionale per assicurare un sistema di mobilità dignitoso di cui questa Regione ha estremamente bisogno.

IL COSTANTE DIALOGO RICERCATO CON TUTTE LE FORZE POLITICHE – Nonostante la scarsa trasparenza prefigurata, a nostro avviso, attorno al bando di gara e nonostante soprattutto una tempistica assolutamente non adeguata imposta dalla Regione al fine di consentire ai portatori di interesse di produrre le necessarie osservazioni su una procedura così complessa, le Organizzazioni Sindacali sono riuscite ad interloquire con le forze politiche di maggioranza e opposizione (da ultimo facendosi audire in terza commissione consiliare lo scorso mercoledì 18 dicembre), ponendo questioni di merito e di metodo rispetto alla procedura di gara. Nello specifico abbiamo prodotto un documento di osservazioni tecniche per motivare esplicitamente le ragioni che ci hanno indotto a prediligere una procedura di gara in grado davvero di rivoluzionare il sistema assolutamente inadeguato che ha caratterizzato il Molise negli ultimi trent’anni e non ci vuole tanto a capire che ciò che noi auspichiamo, è un chiaro superamento del sistema imprenditoriale molisano che nel settore dei trasporti ha mostrato disastri, incapacità e inadeguatezza fornendo servizi pessimi all’utenza oltre che il peggior trattamento normativo e retributivo nei confronti del personale.

LE MOTIVAZIONI E LE OSSERVAZIONI PER GIUSTIFICARE IL GESTORE UNICO – Abbiamo cercato di spiegare senza mezzi termini che il bacino unico e il lotto unico costituiscono per il Molise la soluzione migliore per assicurare uniformemente su tutto il territorio regionale, migliori condizioni qualitative del servizio, garantendo adeguate economie di scala derivabili dall’abbattimento di duplicazione di costi comuni legati alla presenza di più imprese (si pensi, solo a titolo di esempio, ai costi amministrativi, legali e del personale utilizzabile). Ci sono altresì ulteriori motivazioni legate all’esigenza di organizzare i servizi in un ambito territoriale che contempli l’intera regione, tutelando le aree interne e assicurando un sistema tariffario unificato in ambito regionale.

L’ESEMPIO TOSCANA E IL RIMPIANTO PER NON AVER INCLUSO IL TRASPORTO URBANO – Certo, la nostra massima aspirazione (e crediamo anche degli stessi cittadini molisani), sarebbe stata quella di ipotizzare una unica procedura di gara che contemplasse nello stesso lotto sia il trasporto extraurbano regionale che quello urbano attualmente presente nei comuni di Campobasso, Isernia, Termoli e Larino. Una ipotesi assolutamente percorribile come dimostra il caso Toscana dove in una regione vasta 8 volte il Molise, è stato assegnato pochi giorni fa, l’intero sistema di mobilità regionale urbano ed extraurbano ad una sola impresa (andrà a sostituire 12 consorzi e 26 aziende locali) che si è aggiudicata per ben 11 anni una gara europea del valore complessivo di 3,5 mld di euro. L’impresa aggiudicataria farà investimenti per 190 milioni di euro con il rinnovo di 2500 nuovi autobus, la realizzazione di 1200 paline intelligenti, un numero verde unico per gli utenti, mezzi adeguati per i disabili, nuove soluzioni per l’accesso ai bus con le biciclette, la possibilità di pagare a bordo con carta di credito, una unica tariffa regionale al posto delle centinaia locali e, infine, cosa non banale almeno da parte nostra, garantendo 80 milioni quale clausola sociale nei confronti dei circa 5mila lavoratori che saranno tutelati nel loro diritto a mantenere il posto di lavoro.

LA VERTENZA MOLISE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE – Nel frattempo quanto deciso ieri dal Consiglio Regionale, seppur importante e condivisibile, non può far passare nel dimenticatoio la vertenza regionale sul trasporto locale e che ha visto lavoratori e organizzazioni sindacali incrociare le braccia negli ultimi mesi per ben tre volte in occasioni di altrettanti scioperi regionali culminati lunedì scorso con un presidio davanti alla Prefettura. Il Prefetto di Campobasso Maria Guia Federico, al quale le Organizzazioni Sindacali hanno esposto le annose problematiche legate alla sicurezza dell’esercizio, agli autobus obsoleti e fuori legge, ai mancati pagamenti degli stipendi ecc.ecc., ha deciso di convocare nuovamente in Prefettura tutte le parti in causa (aziende, sindacati, regione, consumatori e studenti) per il prossimo 20 gennaio. E’ del tutto evidente che le Organizzazioni Sindacali chiederanno alle Istituzioni di impegnarsi concretamente affinché dette problematiche vengano affrontate e risolte già nella fase transitoria che ci avvicinerà all’espletamento del bando di gara e all’assegnazione ad un gestore unico del trasporto pubblico regionale.

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