di Tonino Atella
Costituito il folto comitato festa di ambosessi di ogni età che a giorni appronteranno il programma del trittico festivo di metà giugno chiedendo ai venafrani di contribuire economicamente alla festa religioso/civile.
Finalmente torna a Venafro la cosiddetta Festa di San Nicandro, denominazione tipica del trittico festivo patronale del 16, 17 e 18 giugno prossimi in onore dei Santi Martiri Nicandro, Marciano e Daria. I primi due, si ricorda, fratelli ed ufficiali dell’esercito romano, e la donna sposa del primo, i quali nel 303 d.C. diedero la loro vita per l’affermazione del nuovo credo cristiano nell’importante provincia dell’antica Roma, Venafro appunto. I tre erano stati mandati dall’Urbe a Venafro, la cui popolazione da qualche tempo già professava la nuova fede, per riportare il territorio e quanti vi vivevano al paganesimo, ma rimasero a loro volta convertiti alla nuova religione cristiana, non accettarono più di sacrificare agli dei pagani ed andarono incontro al boia pagano, pur di non rinunciare a quella dottrina -il Cristianesimo- che di lì a poco avrebbe soppiantato il paganesimo, portando al definitivo tracollo della società romana del tempo e quindi all’affermazione della nuova idea socio/religiosa. Di tanto Venafro torna a celebrare, ricordare e festeggiare i prossimi 16, 17 e 18 giugno e per farlo ecco pronto all’impegno un folto gruppo di 28 venafrani d’ambo i sessi, di ogni età e di diversa estrazione sociale scaturiti dal recente rinnovo della Pro Loco cittadina, associazione che sarà il punto di riferimento di tali imminenti appuntamenti patronali. I loro nomi : Luigi Viscione/Presidente, Alessandro Cotugno/Economo, Addolorata Leva, Antonio Di Tommaso, Carla Ibello, Emilio Zarli, Ernestina Iannacone, Ernesto Menotti, Ernesto Ruocchio, Francesca Boggia, Francesco D’Angelo, Gianluca Oleandro, Giovanni Boggia, Giuseppe La Rocca, Giuseppe Vallone, Graziano Scorpio, Ida Di Ciacco, Isidoro Boggia, Margherita Cambio, Maria La Rocca, Michela Menotti, Nicandro Boggia, Pietro Bucci, Pina Veneziale, Rita Renella, Rita Vallone, Rossella Menotti e Vincenzo Viscione. Premessa la possibilità che altri aderiscano a tale comitato festivo, resta da dire che nei prossimi giorni inizierà la raccolta delle offerte volontarie dei venafrani per l’allestimento dei tre giorni di festa, imperniati secondo tradizione su appuntamenti religiosi, sociali e civili di vario genere. Fulcro degli appuntamenti religiosi sarà la Basilica di San Nicandro che custodisce i resti mortali del Patrono, San Nicandro, mentre il rione Mercato -il cosiddetto “salotto buono” del centro storico cittadino- accoglierà gran parte dei festeggiamenti civili. Al neo comitato organizzativo del trittico festivo patronale di metà giugno non resta che augurare buon lavoro e tanto proficuo impegno per onorare nel migliore dei modi, e secondo fede, storia e tradizione, l’attesissima “Festa di San Nicandro”, di cui Venafro era rimasta orfana negli ultimi due anni e che finalmente ritorna per la gioia e la soddisfazione di tutti i venafrani, che non aspettano altro che di celebrare e festeggiare i “loro” Santi Martiri Nicandro, Marciano e Daria.