La notizia appare sul social network a firma del consigliere pentastellato Fabio De Chirico.
La Giunta regionale del Molise con delibera 413 del 3 dicembre scorso ha deciso di utilizzare i soldi delle vittime del terremoto di San Giuliano del 2002 per fare i lavori della torre Covid a Campobasso e per il famigerato Roxy.
“Vi ricordate i 3,5 milioni che Toma aveva chiesto per coprire le errate previsioni di spesa (sbagliate due volte, in realtà) nella realizzazione del Centro Covid? Si diceva che sarebbero stati riprogrammati da fondi Fsc, con l’avallo del ministro per il Sud.

Bene, finalmente si è capito da dove venivano: non di certo dalla “generosità” della ministra Carfagna. Erano, invece, parte degli oltre 7 milioni che la Regione aveva anticipato al Comune di San Giuliano di Puglia per coprire i risarcimenti alle vittime del sisma 2002, dopo la sentenza di condanna del 2010. Il Comune, con un Dpcm di Conte del 2020, ha ricevuto una cifra importante – 9 milioni circa – a valere sul “Fondo per i contenziosi connessi a sentenze esecutive relative a calamità”. E ha voluto estinguere anticipatamente il debito con la Regione.

Ma la cosa più curiosa è che l’altra metà dei 7 milioni restituiti sarà destinata ad una fumosa “riqualificazione” dell’ex Roxy di Campobasso e che per tale intervento il soggetto attuatore non è la Regione, ma nientedimeno Sviluppo Molise. Dal Piano Turismo ai lavori pubblici insomma.
È così che le mie due interpellanze, all’ordine del giorno in Consiglio regionale, si intrecciano con la Delibera di Giunta appena pubblicata.

Sono diversi gli aspetti poco lineari in questa vicenda” chiude il consigliere regionale che promette altri approfondimenti.

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