di Giovanni Minicozzi

Era noto a tutti ma ora è ufficiale:
il Molise, insieme alla Valle d’Aosta e alla Basilicata, non ha attivato alcun posto letto aggiuntivo di terapia intensiva e semi intensiva per fronteggiare l’emergenza pandemica da Covid-19.

I dati sono stati diffusi dal ministero della Salute e suonano come una bocciatura senza appello per chi ha gestito la fase dell’emergenza nel Molise, ovvero il commissario delegato nonché presidente della Regione Donato Toma e i vertici dell’Asrem con il “capo” Oreste Florenzano e il direttore sanitario Virginia Scafarto.
Non sono esenti da responsabilità gli ex commissari ad acta Angelo Giustini e Ida Grossi prima e Flori Degrassi da quando ha assunto l’incarico.

È opportuno ricordare i fatti:
Dopo le manfrine sul Covid Hospital che, di fatto, hanno bloccato la proposta di Giustini per la riapertura del Vietri come centro specializzato di malattie infettive, nelle mese di giugno del 2020 spuntò la proposta di Toma e Florenzano per realizzare 14 posti letto di terapia intensiva e 21 di semi intensiva all’interno dell’ospedale Cardarelli di Campobasso e precisamente nei locali ex hospice e ex laboratori vari. Invece ad oggi i posti letto aggiuntivi realizzati sono pari a ZERO e allego tabella ministeriale.

Nel mese di ottobre 2020, su proposta del governatore, il fu Domenico Arcuri nominò l’Asrem, e per essa Oreste Florenzano, soggetto attuatore con l’impegno dichiarato di ultimare i lavori entro lo scorso mese di marzo.
È trascorso circa un anno dalla presentazione del progetto “Torre” ma i lavori non sono mai iniziati e, da quanto è dato sapere, forse mai inizieranno.

Naturalmente le risorse finanziarie destinate alla realizzazione di posti letto aggiuntivi per fronteggiare l’emergenza sono state messe a disposizione dal governo nazionale ma evidentemente al Molise non servono.
Per altro permane il giallo sui numeri relativi ai posti letto di terapia intensiva comunicati giornalmente a Roma dall’azienda sanitaria regionale.
Secondo tali comunicazioni il Molise può disporre di 39 posti di terapia intensiva che però, in assenza di convenzione con le strutture private accreditate, non si capisce dove siano .
Su tale questione e su altre legate alla gestione della pandemia sono in corso gli accertamenti da parte della magistratura e per rispetto delle indagini non scrivo altro.
Ricordo solo che la pandemia ha causato la morte di circa 500 molisani, a volte in contesti poco chiari, e che non esiste alcuna certezza scientifica che il Covid sia stato debellato.
Dunque quei posti letto, mai realizzati, in futuro potrebbero servire per salvare la pelle di altre persone.

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