di Tonino Atella

Della triade di Martiri locali -i Santi Nicandro, Marciano e Daria- la città non ha alcun simulacro che ricordi San Marciano, dal che l’istanza periodicamente ricorrente e sin qui mai concretizzata.

Con periodicità puntuale da parte della collettività venafrana prende sistematicamente corpo una istanza sin qui però mai concretizzata : la realizzazione cioè del simulacro sacro che raffiguri San Marciano, componente della Triade di Martiri – i Santi Nicandro, Marciano e Daria, fratelli i primi due, moglie del primo la donna – veneratissimi a Venafro. In effetti la città dispone del Busto argenteo raffigurante il Patrono San Nicandro, il più giovane dei fratelli entrambi ufficiali dell’esercito pagano romano inviati da Roma a Venafro per riportare la collettività del posto al paganesimo ma convertitisi a loro volta al Cristianesimo e finiti dal boia pagano nel 303 d.C., nonché delle ossa prelevate dalle catacombe dei martiri cristiani dell’Antica Roma e battezzate da Santa Romana Chiesa quali Reliquie di Santa Daria e da allora tali venerate dalla comunità cristiana venafrana. Così come, quale ulteriore simulacro sacro della Triade, c’è la Testa/Reliquario raffigurante ancora San Nicandro, a sua volta venerata e portata in processione nel corso delle festività patronali di metà giugno, rito quest’ultimo da due anni non tenutosi causa covid. Simulacri quindi di Santa Daria e San Nicandro, niente però di San Marciano ! Dal che il desiderio di molti venafrani di  dotarsi di una immagine, di un simulacro che raffiguri San Marciano, il maggiore dei due fratelli ufficiali dell’esercito della Roma pagana, convertitisi al Cristianesimo e martirizzati nel 303 d.C. ai tempi dell’Imperatore Diocleziano. Al riguardo, si diceva, tante le periodiche iniziative, i diversi progetti, senza però riuscire mai a concretizzare alcunché. Adesso però ecco circolare una idea che potrebbe finalmente andare in porto, dotando i venafrani del tanto agognato simulacro di San Marciano. Niente volontarie collette popolari come avvenuto per precedenti iniziative analoghe, anche perché si vivono tempi difficili sotto il profilo economico e non é il caso di chiedere denaro alla gente. Dal che la necessità di percorrere altre strade. “Per coprire i presunti  50mila euro occorrenti per il nuovo simulacro argenteo raffigurante San Marciano -spiega chi è convinto di tanto- occorrerebbe preliminarmente l’intervento economico del Comune di Venafro con apposito mutuo da estinguere in uno/due decenni anche con l’apporto di parte delle offerte popolari annuali per l’effettuazione del trittico festivo popolare di metà giugno. In tal modo il nuovo simulacro verrebbe realizzato dal popolo, giusto come avvenuto nel 1987 per il nuovo Busto argenteo del Patrono dopo il furto dell’originale seicentesco di Scuola Orafa Napoletana”. Operazione fattibile, questa dell’ipotetico simulacro di San Marciano, anche se obiettivamente complessa. Comunque se si vuole, tutto diventa possibile ! Non resta perciò che verificarlo, promuovendo un tavolo di confronto sul da farsi. Ed intanto San Marciano con la sua proverbiale barba bianca, sinonimo di saggezza, aspetta …

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