Su Sugar Tax e tassa sulla plastica interviene il Il Segretario Gen.le della Fai Cisl Franco Pescara.

“Giustificare la “sugar tax” affermando di voler educare i comportamenti alimentari e recuperare risorse da investire sulla scuola è operazione assai discutibile. Non è con nuove tasse che si risolvono i problemi del paese bensì con una profonda revisione della spesa pubblica.

Il Governo ci ripensi e si confronti con il mondo del lavoro visto che una misura del genere, se venisse confermata, avrebbe delle pesanti, dannose ricadute sull’industria alimentare delle bevande. Se a questo aggiungiamo la tassazione sulla plastica che influirebbe negativamente anche nel settore delle acque minerali, ecco che le nostre preoccupazioni verrebbero ulteriormente accresciute.

Tra l’altro si tratterebbe di misure che andrebbero a penalizzare in maniera particolarmente vessatoria i lavoratori del settore che pagherebbero un tributo davvero ingiusto sia in termini di ricadute negative sui livelli occupazionali, sia come consumatori, finendo per pagare dazio allo stato due volte!!!

I temi del corretto consumo dello zucchero e dell’utilizzo sostenibile della plastica vanno affrontati con serietà ed approccio scientifico, non certo attraverso bizzarre misure fiscali per fare cassa, senza valutare gli effetti dirompenti che provvedimenti del genere potrebbero generare sull’occupazione.

Per queste ragioni il nostro sindacato, a livello nazionale, ha tempestivamente provveduto a rappresentare al Governo le forti perplessità nei confronti di tali misure fiscali con l’auspicio che vengano tenute nella debita considerazione e che il testo definitivo della legge di bilancio scongiuri le preoccupazioni descritte per i lavoratori e le imprese”.

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